L’ex attaccante Davide Moscardelli è intervenuto in diretta su TvPlay
“GIRI RIVA SIMBOLO DI UN CALCIO ROMANTICO” – “Gigi Riva? Ricordo che quando ho iniziato a giocare da giovane un allenatore mi disse che gli ricordavo Riva. Poi ho scoperto che bel complimento mi avesse fatto. Il gesto di restare a Cagliari è stato eccezionale, vincere lo scudetto a Cagliari è stata un’impresa incredibile. È stato il miglior marcatore della storia della Nazionale, era il simbolo di un calcio che non c’è più“.
“L’ARABIA SAUDITA? PAESE SENZA CULTURA” – “Quello che è accaduto ieri con Riva si era già ripetuto in occasione della semifinale di Coppa del Re tra Real Madrid e Atletico. Sono stati capaci di fischiare anche durante il minuto di raccoglimento per Beckenbauer. Questa è mancanza di cultura, non credo che l’Arabia Saudita possa rappresentare il futuro del calcio“.
“MAZZARRI NON HA PORTATO BENEFICI AL NAPOLI” – “La Supercoppa? Il Napoli ha subito la superiorità dell’Inter ma si è difeso bene. Ho visto solo il primo tempo e l’Inter era più in palla, aveva il controllo della partita e del gioco. Alla fine il cambio in panchina non ha portato benefici. Dopo il campionato dello scorso anno sarebbe stato difficile ripetersi per chiunque, anche per Guardiola. Inzaghi è stato bravo a inserire Sanchez al momento giusto. Kvara? Ora lo conoscono di più e l’anno scorso si è esaltato nel gioco di Spalletti. Il Napoli non è una squadra di fenomeni, ma con un grande allenatore hanno creato una squadra fenomenale“.
“SOGNAVO DI GIOCARE NELLA ROMA” – “I campi più difficili in cui ho giocato? Nel 2003 in Serie B quando giocavo con la Triestina andammo al Celeste di Messina. Un clima incredibile, c’erano gli ultras a un centimetro dal campo. I fischi die tifosi? Dipende dal momento e dalla personalità dei giocatori. Lo stadio caldo a volte ti esalta. Quando ho giocato contro la Roma ero contento perché sapevo che tutti i miei amici mi avrebbero guardato. Per giocare in giallorosso avrei accettato di prendere le stesse cifre che guadagnavo in Serie B“.
“LA JUVENTUS PUO’ VINCERE LO SCUDETTO” – “Nell’Inter si vede un’identità di gioco ben definita. La Juventus è molto pericolosa, hanno preso più consapevolezza dei propri mezzi e possono davvero lottare per vincere lo scudetto. Oggi direi 60% di chance scudetto per l’Inter, 40% per la Juventus. L’addio di alcuni cosiddetti vecchi come Bonucci, Di Maria e Paredes ha agevolato il lavoro di Allegri“.