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ALESSANDRO AMBROSI: “LA JUVE STABIA NON MI SORPRENDE, IL CROTONE PUO’ ANCORA PUNTARE ALLA PROMOZIONE. SPALLETTI? GRANDE ALLENATORE, MA UN PO’ PERMALOSO”

Alessandro Ambrosi, l'intervento in diretta su TVPlay

Alessandro Ambrosi, ex attaccante italiano, è intervenuto in diretta esclusiva su TVPlay: l’analisi sulla Serie C e il ricordo di Spalletti.

“ALL’INIZIO AVEVA DATO LA JUVE STABIA TRA LE FAVORITE” – “La Juve Stabia sta facendo un campionato strepitoso ma non sono sorpreso perché in qualche intervista rilasciata a inizio anno l’aveva considerata come una delle pretendenti per il passaggio di categoria. Ovviamente sta superando le attese, facendo un campionato oltre le aspettative iniziali senza alcun dubbio”.

“IL  CROTONE PUO’ CREDERE NELLA PROMOZIONE MA DEVO SUBIRE MENO GOL” – “Secondo me il Crotone può lottare fino alla fine per la promozione diretta. Ha tutte le carte in regola per raggiungere il primato, non è così lontano a livello di punti. Il problema per una squadra che deve vincere il campionato è una una difesa un po’ troppo permeabile, 24 gol subiti sono tantissimi nel girone d’andata se interverrà in quel settore può rimettersi in corsa un po’ come la Juve Stabia che fa della solidità difensiva la sua arma migliore”.

“CAPUANO GRANDE TECNICO MA DAL TARANTO MI ASPETTO DI PIU'” – “Dal Taranto invece forse ci si aspettava qualcosa di più. Capuano ce l’ho avuto alla Cavese nel 1997/98 nel suo primo anno di professionismo, lo conosco bene, è un tecnico che sul campo ha ottime idee, a volte il suo difetto è che esce un po’ dal ruolo di allenatore ma meriterebbe di confrontarsi con categorie superiori”.

“NON AVREI MAI DETTO CHE EVRA SAREBBE DIVENTATO UN CAMPIONE” – “Ho affrontato Evra quando era a Marsala e io a Crotone, poi è stato mio compagno al Monza. Devo essere sincero non ci avrei scommesso nulla che da lì a poco sarebbe diventato quel giocatore fenomenale anche perché lui all’inizio giocava da esterno alto. Con noi non giocava quasi mai, poi tornando in Serie B francese ebbe un allenatore che ha avuto l’illuminazione di metterlo terzino e il cambio ruolo gli ha fatto svoltare una carriera strameritata per un giocatore di una caratura importantissima”.

“IN ITALIA IL PROBLEMA DEI SETTORI GIOVANILI SONO I TECNICI” – “Oggi mi occupo esclusivamente dei settori giovanili, faccio scouting nelle società professionistiche e collaboro con società all’estero. In Italia non manca il talento, ce se parliamo dei fenomeni nascono ogni tanto. Il vero problema però è un discorso un po’ più ampio e il grandissimo errore è quello di non investire nei tecnici che prima di tutto devono essere degli istruttori. I ragazzi hanno il diritto di sbagliare per poter migliorare e fare esperienze anche se questo è in contrasto col risultato delle partite che è messo davanti alla loro crescita”.

“HO AVUTO SPALLETTI ALLENATORE, AVEVA GIA’ IDEE CHIARE” – “Ho avuto Spalletti nel 2000/01 all’Ancona dove veniva da due fallimenti, era un momento delicato della sua carriera. Forse è stato il mio anno peggiore ma la statura del tecnico si evidenziava già da allora anche se era un po’ troppo permaloso. Certo predire una carriera del genere magari no ma era già un allenatore con idee molto chiare”.

“NON HO RIMPIANTI, HO SFIORATO LA SERIE A E LA PREMIER LEAGUE” – “Ho iniziato tardi, per casualità non sono arrivato in Serie A o in Premier League quando poteva andare. Ho avuto la fortuna di giocare in grande piazze, il calcio è motivo di grandi ricordi e pochissimi rimpianti”

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