Michele Paramatti, ex calciatore di Juve e Bologna, è intervenuto in diretta ai microfoni di Tv Play.
“GOLF SÌ, PADEL NO” – Il calcio impone limite, invece a golf penso di poter praticare fino a 80 anni. Se fai un buon movimento non viene male alla schiena, ma il fisico è logoro dai chilometri fatti sulla fascia. Da casa si vede meglio in tv che non dal vivo, anche se sul campo si respira più l’atmosfera. Capita spesso di ritrovarci con altri ex calciatori per tornei di beneficienza come Panucci, Dossena e altri. Padel non lo pratico perché penso mi possa dare fastidio al fisico, quindi tendo a tutelarmi.
“DOMENICA VINCE LA JUVE” – Lo dico anche per i miei trascorsi, ma soprattutto perché penso che Allegri sappia affrontare meglio di tutti gli appuntamenti importanti, sono sicuro che la preparerà nel miglior modo possibile. La Juve ha dimostrato che sa vincere non con il minimo sforzo ma col minimo indispensabile.
“ALLEGRI SA GESTIRE IL GRUPPO” – Non seguo tantissimo il campionato e questo va precisato e non sono nemmeno un tecnico. Mi pare di capire però che Allegri sia bravo anche a gestire i gruppi a disposizione. Quest’anno ha subito diversi cambiamenti eppure lui mi sembra che stia ottenendo lo stesso i risultati.
“MAZZONE ERA FORTISSIMO” – Sapeva stimolare e coinvolgere tutti, sia quello che giocava sempre che quelli che giocavano meno. Anche lo stesso Ancelotti alla Juve mi era già sembrato un grande gestore di talenti.
“SCAMBIO CON I TIFOSI” – C’era uno scambio tra me e la tifoseria quando giocavo. Io davo tutto in campo e loro mi davano tutto il sostegno. Questo veniva apprezzato da tutti i sostenitori delle squadre con cui ho giocato, che dal punto di vista dell’impegno e dell’attaccamento ai colori.
“BATISTUTA SCOMODO” – Il più scomodo avversario è stato Batistuta, gliel’ho detto anche quando ci siamo rivisti sul campo da golf, si faceva valere molto a livello fisico aldilà delle qualità tecniche.
“BAGGIO UN GRANDE, MA” – Unico modo possibile per descriverlo. Una persona squisita e un calciatore fantastico, anche se appariva riservato, sia quando era al campo che quando era insieme a noi era un grande giocatore e un ottimo compagno di spogliatoio. Mi reputo molto fortunato ad aver giocato con Baggio, Del Piero, Zidane, Signori. Il giocatore che mi ha impressionato maggiormente, soprattutto in allenamento, per la tranquillità e la spensieratezza che poteva avere è stato Zidane. Faceva dei numeri incredibili.
“NON BIASIMO CHI VA IN ARABIA” – Sono andato alla Juve perché il Bologna aveva deciso di vendermi, io sarei rimasto al Bologna fino alla fine della carriera e oltre. Però quando c’è stata dall’occasione ci sono andato dispiacendomi perché lasciavo Bologna, ma ero contentissimo di andare a migliorare il mio livello di competitività, quello tecnico e anche a livello economico alla fine. Quindi non biasimo chi fa scelte di questo tipo, però è chiaro che ci sono i pro e contro.