A Napoli c’è un problema legato allo stadio Diego Maradona: Abodi e Malagò lanciano l’allarme, la mossa del presidente De Laurentiis
Lo Stadio Diego Armando Maradona di Napoli è ormai un caso. A dir la verità, lo è già da anni, con la diatriba annosa tra Comune e De Laurentiis per quanto riguarda proprietà e concessione dell’impianto di Fuorigrotta. Intanto i tempi stringono.
Se le minacce del presidente De Laurentiis di costruire altrove la nuova casa del Napoli al momento non sembrano essere suffragate da mosse concrete, a lanciare l’allarme sull’impianto partenopeo è nientemeno che il ministro dello Sport Andrea Abodi oltre che il presidente del Coni Giovanni Malagò.
Presente a Napoli per la presentazione degli Europei di scherma tenutasi nella sala congressi dell’Università Federico II in via Partenope, il titolare del Dicastero ha spiegato come lo Stato è pronto a supportare ma sottolineando come l’impianto sia di proprietà del Comune ed utilizzato dalla società azzura. Che tradotto vuol dire come saranno De Laurentiis e Manfredi a dover sbrogliare la matassa.
Il sindaco ha dato grande apertura al patron ed attende ora una proposta del numero uno del club menter è Malagò a lanciare il grande allarme: di questo passo Napoli rischia di restare fuori da Euro 2032. Milano, Roma e Torino sono già stati selezionati e mancano altri due impianti: al momento, però, il Maradona non ha i requisiti richiesti dall’Uefa e dovrà provvedere entro il 2026.
De Laurentiis, da par suo, è pronto a dialogare con il Comune. Vuole restare al Maradona, la casa degli azzurri, ecco perché ha pronto già il piano. Una concessione per 50 anni tanto per iniziare, poi il osgno nel cassetto di una cessione dell’impianto da parte di Palazzo San Giacomo.
L’investimento iniziale sarebbe di circa 30 milioni di euro, una cifra spendibile per De Laurentiis analizzati i possibili margini di guadagno. Il restyling, poi, prevederebbe l’eliminazione della pista di atletica, pe gli spalti di fatto a ridosso del terreno di gioco, proprio come accade in Inghilterra, punto di riferimento del patron.
E, manco a dirlo, nell’impianto anche negozi e ristoranti che possano far vivere la struttura 7 giorni su 7. Il Maradona è di fatto l’unica opzione in piedi, ecco perché a stretto giro di posta potrebbe arrivare al Comune un progetto definitivo sullo stadio da analizzare anche in tempi brevi. Scartate, quindi, le opzioni relative a Pozzuoli ed Afragola, pure menzionate dal presidente in tempi recenti.
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