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Serie A, riforme obbligatorie: dai conti alle 18 squadre, cosa sta succedendo

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Giancarlo Spinazzola

In Serie A stanno per arrivare le riforme obbligatorie: i conti in regola per i club, la riduzione del torneo a 18 squadre, cosa accade ora

La Serie A 18 squadre. Sembra una sorta di soap opera, anche perché si tratta di una riforma che viene proposta a più riprese dai club italiani, soprattutto i big. Di certo c’è che l’incontro informale tra le varie componenti del calcio si è cncluso con il classico compromesso.

L’11 marzo non vi sarà alcuna assemblea; la riduzione delle squadre del campionato al momento è stata congelata, con Lotito che porta a casa una vittoria importante nei confronti dei suoi più grandi avversari. Forse avranno influito anche le minacce del patron biancoceleste di rivolgersi al Tar e bloccare così ogni tipo di riforma.

Al contempo, però, anche Gravina ha ottenuto una sorta di tornaconto. Ci sarà, infatti, un nuovo pacchetto di riforme per l’iscrizione al campionato da parte dei club. Restrizioni più rigide per tutti, per parametri di bilancio che non tollereranno più perdite ed ammanchi. Il prossimo mese può essere quello decisivo per essere votato questo nuovo pacchetto.

Serie A, Gravina ed il “suggerimento” a Casini

Ma su cosa verterà? Ai club italiani sarà richiesto un rigore maggiore per quanto riguarda la gestione dei conti, con l’indice di liquidità che salirà di qualche punto, più poteri alla Covisoc che dovrà vigilare sui conti in regola dei club e soprattutto il patrimonio netto positivo che potrebbe dare qualche grattacapo soprattutto ad alcuni club.

Il presidente della Lega Serie A Lorenzo Casini: le riforme cambieranno tutto (Ansa Foto) – Tvplay

L’introduzione, ovviamente, sarà graduale con una deadline da rispettare, il 2029/2030 per avere tutto il movimento calcistico in equilibrio economico. Solo successivamente si valuterà l’opzione della riduzione della Serie A per un totale di 18 club.

Gravina non vuole frizioni né spaccature all’interno del movimento e lavora sul compromesso da trovare, pur conscio di avere una maggiranza con percentuali quasi bulgare per quanto riguarda l’abolizione del diritto di veto. Lo stesso presidente della Federcalcio lavora sulla diplomazia ed è stato lui a stesso a spiegare a Casini, presidente della Lega, che la riduzione sarà quasi necessaria ed alla fine sarà proprio quest’ultima a richiederla.

La Super Champions League varata da Ceferin, il Mondiale per Club allargato di Gianni Infantino comprimeranno il più possibile i campionati, tanto da far slittare l’inizio della stagione 2025/2026 inevitabilmente. E, calendari alla mano, le date sono pressocché finite. Ecco perché, alla fine, saranno gli appuntamenti internazionali a decidere e “suggerire” il taglio di due squadre in Serie A.

Giancarlo Spinazzola

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