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CALIENDO: “YILDIZ COME MARADONA E BAGGIO. CHIESA? MI HA DELUSO”

Antonio Barillà, l'intervento a TVPlay sul mercato della Juve

Antonio Caliendo, storico procuratore, ha parlato in diretta ai microfoni di Tv Play.

LEGGENDA“Uno non si nomina da solo ‘leggenda’, questo lo deciderete voi”. 

MARADONA VOLEVA VENIRE PRIMA AL NAPOLI“Ricordo tante operazioni, per esempio quella di Maradona e di Baggio, queste sono sicuramente le più sentite e quelle che hanno fatto storia. Perché nessuno conosce i risvolti del trasferimento di Maradona a Napoli dalla dal Barcellona. C’è stato un precedente anche in Argentina che ha creato una rivalità tra il Barcellona e il Napoli, praticamente Antonio Iuliano, che era il direttore generale della del Napoli, non riuscì nel suo intento di portare Maradona a Napoli già nel 1980-81 perché le frontiere erano bloccate dall’Argentina a causa dei Mondiali, però Maradona era disposto a rinunciare alla nazionale pur di venire via. Sono tutte cose che non si conoscono facilmente. Chiunque si arroga il diritto di dire ‘io ho portato Maradona al Napoli’ si sbaglia. Io sono stato quello che ha avviato tutto insieme a Iuliano, Ferlaino poi si è dovuto piegare perché altrimenti Iuliano l’avrebbe messo di fronte all’opinione pubblica”. 

YILDIZ COME MARADONA E BAGGIO“Yildiz promette bene, ha solo 18 anni. Ha già dimostrato di avere non solo tecnica da vendere, ma grande personalità. Questo sarà un campione sicuramente, per me è già maturo al 100% come lo era Maradona ai suoi tempi e anche Baggio”. 

TRA YILDIZ E CHIESA“Io la maglia da titolare a Yildiz la darei subito, domattina. Io sono un grande ammiratore di Chiesa e devo dire che è un un grandissimo calciatore, purtroppo non ha continuità e non riesco a capire. Addirittura mi ricordo un colloquio col padre e forse 6 o 7 anni fa, lui era ancora ventenne nella Fiorentina e io addirittura pensavo che potesse giocarsela con Ronaldo in quel ruolo lì, perché perché Ronaldo era un po’ più fluido di tecnica, ma Chiesa sembrava potesse essere più potente fisicamente. Poteva competere e devo dire che da questo lato qui sono stato un po’ deluso per i risultati e per la continuità che non ha avuto fino adesso”.

NESSUN PENTIMENTO – “Quanti scandali ci sono stati dal 1981 ad oggi? Sia per la droga, che per il gioco, poi per il calcio scommesse, poi per calciopoli. Grazie a Dio i miei calciatori non sono mai stato coinvolti e neanche mai citati. Perché io li ho lasciati prima, nel momento in cui ho notato delle cose che non mi andavano a genio e quindi sapevo di non poterlo amministrare, non potevo controllarlo sotto certi aspetti e ho perso, anzi ho lasciato campioni da decine di milioni di valutazione all’epoca e non ho avuto nessun pentimento, anche se oggi anche quando l’incontro ci salutiamo tranquillamente”.

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