Nel Napoli c’è un giocatore “da Barcellona” ma non è né Kvaratskhelia né Osimhen: la dichiarazione a sorpresa di Xavi in conferenza.
E’ il giorno della vigilia di Barcellona–Napoli, gara di ritorno degli ottavi di finale di Champions League. Un’occasione irripetibile e molto importante per entrambe le squadre che, reduci dalla vittoria del rispettivo campionato, hanno fatto una stagione al di sotto delle aspettative ma possono ancora togliersi qualche soddisfazione in questa ultima parte.
In Spagna ci saranno in palio i quarti di finale, già raggiunti nella scorsa edizione dagli azzurri (poi usciti nel “derby” italiano col Milan) mentre mancano da tre anni in casa blaugrana. Una sfida sulla carta equilibrata e senza favoriti perché si riparte dall’1-1 del Maradona che lascia aperto ogni tipo di scenario per la qualificazione.
Un pareggio che forse è andato un po’ stretto alla squadra di Xavi, chiamata a vincere davanti ai suoi tifosi una partita anticipata da una sorprendente dichiarazione del tecnico spagnolo. In conferenza stampa ha svelato il suo calciatore preferito dei partenopei che, a differenza di come si potesse pensare, non è né Kvaratskhelia né Osimhen.
Di sicuro è stata una stagione molto deludente per il Napoli che comunque dispone ancora di una schiera di giocatori di assoluto livello. Nonostante i cattivi risultati, gli azzurri hanno conquistato uno storico scudetto non per caso e la qualità della rosa resta elevata tanto da spingere Xavi a confessare una certa attrazione per uno specifico calciatore.
Se Osimhen, già sicuro partente quest’estate, e Kvaratskhelia sono quelli teoricamente più talentuosi e di conseguenza costosi c’è stato un elemento chiave della macchina perfetta di Spalletti che ha fatto innamorare l’allenatore del Barcellona. Si tratta di Stanislav Lobotka, considerato tecnicamente il più bravo di tutti e in effetti potrebbe non avere tutti i torti.
Il metronomo del centrocampo azzurro è stato uno dei segreti e assoluti protagonisti del tricolore, conquistato grazie anche alle sue geometrie e trame di gioco che gestiva come un vero direttore d’orchestra. Un tipo di profilo molto indicato per una squadra come quella blaugrana che storicamente fa del palleggio una delle sue migliori arme.
Per questo Xavi, forse rivedendosi anche un po’ come caratteristiche al modo di giocare e pensare il calcio dello slovacco, ha spiazzato i giornalisti con questa uscita pubblica che, anche se lascerà la panchina, potrebbe avere inaspettati effetti sul mercato…
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