Morata torna in Serie A? L’annuncio stravolge il mercato. Il trentunenne centravanti spagnolo svela un retroscena relativo alla scorsa estate
Un’estate fa la storia tra Alvaro Morata e il campionato italiano avrebbe potuto conoscere un nuovo intrigante capitolo. Dopo i quattro anni trascorsi alla Juventus in due segmenti diversi il trentunenne centravanti della Spagna ha avuto la tentazione di tornare in Serie A. Da un alto il rapporto che sembrava non decollare con l’Atletico Madrid e Diego Simeone che non riusciva a considerarlo un titolare inamovibile. Dall’altro l’interesse di alcune big del nostro campionato, pronte ad accoglierlo a braccia aperte e a farne la punta di diamante dei rispettivi attacchi. Ma ad un certo punto qualcosa è cambiato, un colloquio decisivo ha cambiato nuovamente le carte in tavola.
Ed è lo stesso centravanti madrileno a svelarne il contenuto in una lunga intervista rilasciata ai microfoni de La Gazzetta dello Sport: “È vero, qualche mese fa ero interessato a tornare in Italia, in un campionato come la Serie A in cui mi sono sempre trovato benissimo. C’erano tante opzioni sul tavolo, allenatori importanti mi avevano contattato per avermi con loro“.
Si tratta in effetti dei tecnici di quattro grandi che avrebbero fatto carte false per allenare un attaccante del livello e delle qualità di Morata: “Allegri, Pioli, Inzaghi e Mourinho mi hanno chiamato, chiedendomi se me la sentivo di sposare il loro progetto. Sarei andato volentieri alla Roma anche per giocare insieme a Paulo Dybala, che è mio fraterno amico“.
Poi però un faccia a faccia con Simeone si è rivelato decisivo: “Il mister ha sottolineato quanto fossi importante per lui e per l’Atletico, mi ha detto che avrebbe puntato su di me e così è stato. Ho fatto bene a restare a Madrid e ora sogno di vincere la Champions con questa squadra“. Il progetto di giocare ancora in Serie A non è però del tutto tramontato.
“Vedremo cosa succederà a giugno, anche perché le cose possono cambiare da un momento all’altro. Non è detto che l’Atletico voglia puntare ancora su di me, mentre so che in Italia potrei giocare in squadre importanti e della ambizioni importanti”.
“Ho grande stima di Simone Inzaghi – rivela l’ex centravanti della Juventus -, la sua Inter è un vero e proprio squadrone che anche quest’anno poteva arrivare in finale di Champions League“. Che sia un’autocandidatura? Staremo a vedere.
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