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MIMMO TOSCANO: “AL CESENA STIAMO FACENDO QUALCOSA DI STRAORDINARIO SULLA BASE DELL’ANNO SCORSO”

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Mimmo Toscano, tecnico del Cesena, è intervenuto in diretta su TvPlay

“STIAMO FACENDO QUALCOSA DI STRAORDINARIO SULLA BASE DELL’ANNO SCORSO” – “Il nostro campionato? I ragazzi stanno facendo un campionato straordinario. Un cammino che parte dalla seconda stagione dove per diversi motivi, qualche errore commesso, non siamo riusciti a tornare in B. Già dall’anno scorso sapevamo che potevamo puntare sui nostri giovani come Shpendi e Pieraccini. Abbiamo aggiunto i giovani allo zoccolo duro e lavorando ogni giorno su più livelli siamo riusciti a migliorare. Il gruppo ha una mentalità pazzesca, un gruppo di calciatori in grado di arrivare a tutti gli appuntamenti, contro squadre che scendono in campo per lottare per i rispettivi obiettivi, nella maniera corretta. Quanto c’è di mio in questo Cesena? Quando costruisci qualcosa del genere, come dico ai ragazzi, vuol dire che si sta lavorando benissimo. Noi schieriamo spesso 4 ragazzi del 2004 titolari, tutti provenienti dal settore giovanile del Cesena. Questo non è uguale a far giocare 4 under presi in prestito dal Milan, dalla Juve o dall’Inter. Io qualcosa ho cambiato rispetto all’anno scorso, anche nell’approcciarmi ai calciatori. I nostri numeri sono straordinari, anche dare 10 punti di distacco alla seconda è qualcosa di incredibile”. 

“PENSIAMO SOLO A VINCERE IL CAMPIONATO” – “Il progetto futuro del Cesena? Se nella scorsa stagione non si è vinto il campionato vuol dire che bisognava fare qualcosa di più come sta accadendo quest’anno. Al momento non pensiamo al futuro, stiamo pensando solo a vincere questo campionato e i ragazzi non vogliono lasciare nulla, nemmeno le briciole”. 

“MI ASPETTAVO CHE LA FERALPISALO’ POTESSE ARRIVARE IN B” – Se mi aspettavo la Feralpisalò nel giro di qualche anno in B? Sì, perché già quando c’ero io (2018-19, ndr) il presidente faceva intendere che l’obiettivo della società fosse quello di arrivare in cadetteria. La società è forte, organizzata. Quando c’ero io non c’erano ancora le condizioni per il salto, per qualcosa di questo genere serve organizzazione. Le infrastrutture del club sono migliorate, ma il lavoro fatto negli anni ha permesso al club di raggiungere il traguardo prestigioso della B”. 

“DE ROSE E’ L’EMBLEMA DELLA CRESCITA DI QUESTO CESENA” – Il capitano De Rose? Lo conosco più da 15 anni, dai tempi del Cosenza. Ad un certo punto ci siamo persi per 2-3 anni, non mi ha rivolto la parola (ride, ndr), perché non sono riuscito a portarlo con me alla Ternana. Secondo me quest’anno sta disputando una stagione straordinaria, forse la migliore della sua carriera. Aveva fatto benissimo anche con me alla Reggina ma anche al Palermo stesso. Far migliorare un ragazzo di 20 anni è facile, farlo con un calciatore di 38 anni è la vera sfida. Lui è l’emblema della crescita di questo Cesena. Quest’anno i ragazzi hanno capito i momenti della stagione. Ciò ha permesso di scalare gli step. Loro si fidano di me e io di loro”. 

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