Dove andrà a giocare l’estate prossima Lazar Samardzic è uno dei quesiti che gli esperti di calciomercato si pongono da qualche mese
Da pezzo pregiato del mercato estivo del 2023 a ‘emarginato’ di lusso. Questa è la malinconica parabola professionale di Lazar Samardzic, ventiduenne centrocampista serbo nato in Germania e da tre anni in forza all’Udinese. Il giovane trequartista dopo una stagione giocata ad altissimi livelli in maglia bianconera, grazie alla quale ha attirato l’interesse di quasi tutte le grandi del nostro campionato, è andato incontro a una pericolosa involuzione tecnica. Quest’anno complici forse i problemi evidenziati dalla squadra bianconera e relativi avvicendamenti in panchina, l’esonero di Sottil dopo sole nove giornate di campionato e l’arrivo di Gabriele Cioffi, Samardzic è sembrato la copia sbiadita del talento esplosivo ammirato fino a giugno scorso.
Spesso e volentieri è stato relegato in panchina senza neanche vedere il campo e in più occasioni gli sono stati preferiti altri giocatori della rosa. Forse la chiave di tutto, la sliding doors della sua carriera, è rappresentato dal mancato trasferimento all’Inter l’estate scorsa. Una trattativa che tutti o quasi davano per chiusa, in primis l’ad nerazzurro Beppe Marotta.
La permanenza, per molti versi forzata e inattesa, in Friuli deve avergli tolto l’entusiasmo e la voglia di emergere messi in mostra durante la stagione scorsa. A gennaio altri due tentativi di acquistarlo, in particolare quello del Napoli campione d’Italia e l’altro meno convinto della Juventus, non hanno prodotto i risultati sperati.
Samardzic, il futuro è un rebus: l’Udinese è pronta a rilanciarlo
Nel corso di una lunga intervista concessa sulle colonne del quotidiano Messaggero Veneto il responsabile dell’area tecnica dell’Udinese, Federico Balzaretti, ha parlato di Samardzic spiegando che nessuno all’interno del club friulano è particolarmente preoccupato per il suo rendimento fin qui al di sotto delle aspettative.
“Lazar ha vissuto una stagione complicata ma molto importante per la sua crescita. Se non gioca è solo per scelta tecnica, ma sono sicuro che tornerà presto quello di qualcje mese fa. Come caratteristiche ricorda Miralem Pjanic, anche di lui dicevano che era lento e non aveva struttura”.
Parole di incoraggiamento nei confronti del talento serbo, quelle pronunciate dall’ex terzino di Juventus, Palermo e Roma. L’estate prossima a questo punto potrebbe essere quella decisiva per il trasferimento del centrocampista serbo in una grande. In Italia, probabilmente, ma senza escludere un trasloco all’estero. In fondo sono i club stranieri a disporre dei budget di mercato più consistenti.
