Negli ultimi tempi tanti giocatori che hanno lasciato il Milan sono migliorati altrove: tutti quelli che Pioli non ha saputo valorizzato.
La maglia del Milan è sicuramente più “pesante” di altre ma non può bastare solo questa premessa per giustificare i sorprendenti miglioramenti avuti da diversi giocatori quando si sono allontanati da Pioli. Evidentemente anche il tecnico rossonero non è riuscito a valorizzarli nel modo giusto alla luce delle grandi cose che stanno facendo altrove.
Negli ultimi anni sono stati bocciati tanti calciatori passati da Milanello, emarginati dall’allenatore o criticati ferocemente dai tifosi per le prestazioni in campo. Quest’ultimi però si sono presi presto la rivincita, ribaltando lo scenario quando sono andati in un’altra squadra che ha saputo comprenderli e farli esprimere al meglio.
In questo caso i numeri non mentono e per molti c’è stato un cambiamento radicale a livello di rendimento sotto la guida di un altro tecnico, capace di tirare fuori il loro vero potenziale e smentendo chi pensava fossero non adeguati a questi livelli. Un giudizio frettoloso e sbagliato a conferma del ruolo determinante di colui che siede in panchina.
Milan, ma non erano “scarsi”? Quanti FALLIMENTI PER PIOLI
In queste settimane, soprattutto facendo riferimento alla situazione della Juve, appassionati e addetti ai lavori dibattuto sull’importanza dell’allenatore all’interno di una squadra. Ovvero quanto in percentuale un tecnico può impattare sul risultato di una stagione e di conseguenza sulla crescita dei proprio giocatori.
![Milan, quanti giocatori non valorizzati da Pioli](https://www.tvplay.it/wp-content/uploads/2024/04/Saelemaekers-20240401-TVPlay.it_.jpg)
Molti vedono il mestiere di allenatore soltanto come un “gestore” mentre altri considerando molto importante la funzione di “maestro di calcio”. Ogni società ha la propria filosofia per raggiungere i propri obiettivi ma è evidente come certi tecnici facciano giocare meglio alcuni singoli di altri.
Per esempio Alexis Saelemaekers fino a qualche mese fa era deriso mentre adesso, nello stesso campionato ma con Thiago Motta, è uno dei simboli del miracolo Bologna che sogna la Champions League. Lo stesso vale per Charles De Ketelaere, oggetto misterioso al Milan e poco dopo un elemento determinante nello scacchiere dell’Atalanta. Tra l’altro entrambi non hanno ridimensionato le ambizioni visto che lottano per gli stessi obiettivi dei rossoneri.
Questi sono i casi più eclatanti ma ce ne sono tanti altri: basta vedere la grande stagione che sta facendo Brahim Diaz al Real Madrid (non un club qualunque) o la trasformazione di Calhanoglu da buon giocatore a fuoriclasse assoluto nel centrocampo dell’Inter. In realtà più piccole anche Dest, titolare fisso di un PSV primo in Eredivisie, e Romagnoli, leader difensivo della Lazio, hanno sicuramente fatto passi avanti in una nuova dimensione e spesso ruolo confermando che non erano loro il problema…