CERCI: “IMMOBILE CONDIZIONATO DALLE CRITICHE. ROBBEN IL PIU’ FORTE DI TUTTI, YAMAL E’ DEVASTANTE. CHIESA? DOPO L’INFORTUNIO…”

Intervista esclusiva ad Alessio Cerci su TvPlay per commentare la disfatta dell’Italia contro la Spagna ad EURO 2024

ITALIA DOMINATA DALLA SPAGNA, LORO PIU’ FORTI NELL’UNO CONTRO UNO” – “Negli sport di squadra si vince e si perde tutti insieme. L’Italia non ha giocato una bellissima partita, siamo stati dominati dalla Spagna. Si è vista una differenza di intensità e quando incontri una squadra così forte al 90% perdi. Confrontando i singoli calciatori delle due nazionali, non si vedrebbe tale differenza. Ma loro andavano più forte. Ci è andata anche bene con il risultato. Io ho visto che la Spagna ha tanti calciatori forti nell’uno contro uno e questo all’Italia manca. Hanno Williams, Yamal, giocatori che fanno la differenza”.

STRAVEDO PER CHIESA, DOVREBBE FARE LA DIFFERENZA IN ATTACCO. MA DAL SUO INFORTUNIO E’ CAMBIATO” – “Federico Chiesa è l’unico giocatore della Nazionale che crea superiorità, che porta poi a liberare un uomo. Dovrebbe fare la differenza in attacco. Nel calcio di oggi, chi ha più giocatori capaci di saltare l’avversario ha maggiori probabilità di vincere una partita. A noi manca questo. La giocata singola fa la differenza. Io stravedo per Federico, quando sta bene è esplosivo: fa gol, fa assist. A volte si incaponisce troppo, ma ha potenzialità per fare molto meglio. Da dopo l’infortunio, però, la sua gamba è venuta un po’ a mancare”.

GLI ALLENATORI POSSONO PREPARARE BENE LA PARTITA, MA I CALCIATORI TE LA FANNO VINCERE” – “Ora tutti ti studiano. Gli allenatori possono prepararla anche bene la partita, ma alla fine sono i giocatori che ti fanno vincere le partite. E quando superi la trequarti di campo ti servono gli uomini che saltano l’uomo e fanno assist o tirano in porta”.

IMOMBILE HA PERCEPITO LA NEGATIVITA’ ATTORNO A SE’, DOVEVAMO FARE IL TIFO PER LUI” – “Immobile ha segnato tantissimi gol con la Lazio ed è stato criticato molto in Nazionale. Dovevamo avere nei suoi confronti opinioni positive, perché Ciro è un grandissimo attaccante. E uno che fa così tanti gol non può essere criticato. Dovevamo tifare di più per lui e crederci di più. Lui ha percepito questa negatività che proveniva dall’esterno, è stato condizionato. Immobile è il numero uno in Europa ad attaccare la profondità. Se tu lo fai giocare da sponda, facendolo venire incontro al pallone, va in difficoltà. Ci vuole un allenatore che capisce cosa vuole da Ciro Immobile. Non è così difficile farlo rendere al meglio”.

FAGIOLI TITOLARE CONTRO LA CROAZIA? CI PUO’ STARE” – “Fagioli dal primo minuto contro la Croazia? Ci può stare. E’ un ragazzo giovane, può dare freschezza e spavalderia che in questo momento manca all’Italia. Ma Jorginho è un gran giocatore. Comunque, la questione ora è più relativa alla squadra che ai singoli. Conoscendo Spalletti farà qualche riflessione in vista della prossima partita.

SPALLETTI MAESTRO DI CALCIO, IL MIGLIORE CHE PUO’ ESSERCI PER LA NAZIONALE” – “Spalletti criticato dopo la sconfitta contro la Spagna? Quando le cose vanno male, nel mondo del calcio, la pugnalata è dietro l’angolo. Io ho avuto la fortuna di avere Spalletti, è un maestro di calcio. E’ una persona molto sincera, molto schietta. Sia a livello tattico, che di comunicazione, è uno dei migliori che la Nazionale possa avere. Troverà il modo per far giocare meglio quest’Italia”.

IL MIO ESTERNO PREFERITO ERA ROBBEN. E POI MI PIACEVA ANCHE RONALDO AL MANCHESTER UNITED. YAMAL OGGI E’ DEVASTANTE” – “Il mio esterno preferito era Arjen Robben. Credo che sia l’esterno più forte che c’è stato. Poi anche il Cristiano Ronaldo del Manchester United. Adesso vedo che sta crescendo tantissimo Yamal: è devastante, il più forte che c’è adesso. Un ragazzo così giovane, così forte, non l’ho mai visto. E’ protagonista in una squadra fortissima. Un talento così raramente si è visto”.

SE YAMAL STESSE IN ITALIA LO MANDEREBBERO A GIOCARE IN PRIMAVERA, POI IN SERIE C O SERIE B. E SI PERDEREBBE” – “Se un 2007 forte troverebbe spazio in Serie A? Yamal, fosse stato in Italia, non avrebbe giocato. Perché non c’è cultura. Preferiamo un 35enne che magari arranca che però da due botte in campo. Yamal in Italia avrebbe fatto un po’ di Primavera, poi magari in prestito in Serie C o Serie B. E poi lo perdi. Mihajlovic è stato uno dei pochi che credeva nei giovani, lanciò Donnarumma e l’ha fatto allenare con la Prima Squadra. E ha panchinato Lopez, che era un portiere importante”.

Gestione cookie