Alla Juventus sembra andare tutto bene sotto il profilo sportivo, ma fuori dal campo un ex bianconero ha appena rivelato dettagli “scomodi” per il club.
Si respira un’aria nuova nella Torino bianconera, e questo è sotto gli occhi di tutti. L’ultima vittoria della Juve, in Champions League contro il RB Lipsia, ha messo in mostra un’incredibile solidità mentale e tecnica, che ha strappato solo applausi. Anche dai soggetti più inaspettati, come ad esempio il giornalista Maurizio Pistocchi. Ma non c’è solamente chi ha parole al miele per la società bianconera, in questi giorni.
Il club si sta rinnovando molto, sia a livello tecnico che manageriale. Dopo anni di grandi spese che hanno aumentato i debiti del club, la nuova gestione avviata da Cristiano Giuntoli è focalizzata infatti su investimenti più mirati. I primi risultati, su entrambi i fronti, sono piuttosto incoraggianti, e i tifosi, come abbiamo detto, hanno colto con lo spirito giusto il nuovo corso inaugurato di recente.
Dall’Argentina arrivano però alcune rivelazioni da un ex juventino destinate a fare molto chiacchierare. A parlare, ai microfoni della testata sudamericana ‘Tyc Sport’ è stato Pablo Daniel Osvaldo, ex centravanti italo-argentino oggi 38enne, con alle spalle una lunga carriera in Serie A. Pochi lo ricordano, ma tra gennaio e giugno del 2014 Osvaldo giocò alla Juventus agli ordini di Antonio Conte, segnando 3 reti in 18 partite e vincendo anche lo scudetto.
Un’esperienza abbastanza fugace e tutt’altro che memorabile, sebbene quello sia stato l’unico titolo nazionale che Osvaldo ha conquistato in carriera. All’epoca, l’attaccante stava cercando di rilanciarsi dopo il flop della sua esperienza in Premier League con il Southampton, e la Juventus pareva un ottimo approdo. Oggi, Osvaldo ricorda quell’esperienza soprattutto per alcuni fatti bizzarri, come per esempio il fatto che tanti giocatori fumassero.
“Avevamo la nostra sala fumatori” ha rivelato l’ex calciatore, dicendo che lui e diversi suoi compagni fumavano anche durante le trasferte, all’aeroporto. Un comportamento non proprio da atleti, a ben vedere, anche se secondo Osvaldo piuttosto comune nel calcio italiano di dieci anni fa. “Chi non sa queste cose è perché non ha mai giocato in Italia” ha commentato l’ex di Atalanta, Lecce, Fiorentina, Bologna, Roma e poi Inter, oltre che della Juve.
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