Il numero uno al mondo Jannik Sinner ha terminato ufficialmente la stagione. I tifosi restano però ancora in ansia per lui.
Il tennista azzurro Jannik Sinner ha realizzato una stagione straordinaria. Il campione di San Candido ha realizzato un 2024 da favola, ha vinto due titoli del Grande Slam, due Masters 1000 e le Atp Finals di Torino, torneo che gli ha permesso di vincere il primo torneo in carriera davanti ai propri tifosi.
Il tennista azzurro ha conquistato pochi giorni fa l’ultimo grande successo della sua carriera, ha bissato il titolo dello scorso anno e ha trascinato l’Italia alla vittoria della Coppa Davis. La stagione ora è terminata ed uno dei problemi principali riguardo il tennista azzurro è la sentenza relativa al Clostebol, Sinner può essere squalificato per diversi mesi e l’azzurro rischia grosso.
Dopo la prima sentenza Jannik è riuscito a mantenere continuità ma presto dovrà fare i conti con la sentenza che dovrebbe arrivare a inizio 2025. Per la precisione la squalifica dovrebbe arrivare subito dopo gli Australian Open e i rumors riguardo la possibile squalifica si fanno sempre più insistenti. Il presidente della FITP e ora il coach della squadra di Davis Angelo Binaghi è intervenuto sulla vicenda.
Squalifica Sinner, le parole di Volandri
La squalifica potrebbe sulla carta essere breve ma per molti sarebbe ingiusta. Il coach dell’Italia Filippo Volandri ha parlato nel corso di un’intervista a Quotidiano Sportivo: “Squalifica Sinner? Non voglio crederci, non ci voglio credere visto la sua onestà e tutte le prove inconfutabili che lui ha mostrato”. Volandri crede che la squalifica sia ingiusta ma allo stesso tempo ha spiegato:
“Se c’è una persona con le spalle larghe quella è Jannik. Una squalifica sarebbe l’ingiustizia più grande della storia“, il messaggio è stato netto e piuttosto importante del noto coach. Sinner è stato protagonista quest’anno con 73 vittorie e 6 sconfitte, un rendimento che diventa quasi perfetta quando si tratta di giocare sul cemento e su quella superficie Jannik appare quasi imbattibile. La speranza è che non vi sia squalifica che possa – in un modo o nell’altro – squalificare il tennista azzurro.
Il coach dell’Italia ha parlato poi anche della Coppa Davis ed ha spiegato: “Le scelte? Non è stato semplice farle e siamo stati i primi a lavorare con uno psicologo. Lasciare a casa Arnaldi o Cobolli mi è costato cosi come dire a Musetti che non avrebbe giocato contro l’Australia. Ci è rimasto male”, ha aggiunto il tecnico.