Piove sul bagnato in casa Milan. Questa volta il messaggio chiaro è indirizzato a Zlatan Ibrahimovic, ma anche alle scelte di Giorgio Furlani.
Il pubblico silenzioso in protesta ha accolto la squadra del Milan a San Siro in occasione della sfida di domenica sera contro la Lazio, valida per la 27esima giornata del campionato di Serie A. Un appuntamento fondamentale per poter ancora credere alla qualificazione alla prossima edizione della Champions League. Un clima generale non semplice nel quale competere, ma dovuto a una stagione troppo altalenante.

La stessa è stata considerata insufficiente in termini di risultati finora raggiunti da Giorgio Furlani, l’Ad dei rossoneri, intervenuto in diretta prima della sfida contro la formazione di mister Baroni. “La pagella è insufficiente, borbottante la Supercoppa. Non c’è un colpevole, la verità è che lo siamo un po’ tutti. Mi includo e mi metto nel calderone”, ha affermato il dirigente e le sue dichiarazioni trovano riscontro in un’opinione esterna di grande valore.
Sul caso Milan, infatti, è intervenuto anche un tecnico che è parte integrante della storia del club, ovvero Carlo Ancelotti. Oggi alla guida del Real Madrid, società con la quale ha scritto record che fanno parte del calcio mondiale, l’allenatore è intervenuto a ‘Dribbling’ e ha risposto con alcune considerazioni anche al momento difficile del Milan.
Milan, l’opinione di Ancelotti: “Mandare via Maldini è stato un errore”. Le dichiarazioni
Secondo il punto di vista del tecnico italiano, alcune delle scelte operate sono fra le cause di una situazione confusa e insoddisfacente. Fra queste Carlo Ancelotti v’inserisce anche l’esclusione dai vertici del club di una leggenda quale Paolo Maldini. Di seguito le sue parole: “Mandare via Maldini con tutti i difetti che può avere è mandar via un pezzo di storia. Paolo è un uomo di calcio e rappresenta il Milan. Hanno fatto un errore a privarsene”.

Le parole di Carlo Ancelotti fanno supporre quindi che ci sia anche una critica rispetto all’operato della società quindi anche nei riguardi della figura di Giorgio Furlani. D’altro canto non esulta per le considerazioni dell’allenatore di Reggiolo nemmeno Zlatan Ibrahimovic, il cui contributo finora per quanto importante non sembra ancora all’altezza del potenziale di una figura quale quella dello svedese. Dichiarazioni che potrebbero fungere anche da scossone: campo e scrivanie parleranno.