Sergio Conceicao interviene presentando la sfida fra Genoa e Milan in conferenza stampa e fa eco ad alcune dichiarazioni del tecnico Fabio Capello.
Il finale di stagione è arrivato e il Milan è l’unica squadra italiana con l’opportunità di concluderla con due trofei in bacheca. Infatti, dopo aver vinto la Supercoppa Italiana, il prossimo 14 maggio all’Olimpico di Roma sfiderà il Bologna di Vincenzo Italiano per la finale di Coppa Italia. Qualora riuscisse a trionfare, sarebbe il secondo titolo dell’anno sportivo oltre che un pass per l’Europa League.
Ciò rende l’appuntamento col Bologna di importanza primaria e assoluta, ma Sergio Conceicao pretende che non rubi l’intera attenzione della sua squadra, che prima sarà ospite allo Stadio Ferraris per il monday match contro il Genoa di Patrick Vieira. Una formazione ostica fa affrontare in casa e con tre assenze con le quali il tecnico portoghese deve fare i conti. Infatti, il Milan dovrà fare a meno di Abraham, Sottil e Bondo, come affermato dal lusitano in conferenza stampa.
Nessun altro indizio circa l’11 che affronterà il Genoa e anzi le dichiarazioni di Sergio Conceicao sono una risposta a quelle di Fabio Capello. Il leggendario allenatore, infatti, in occasione di un’intervista concessa a ‘La Gazzetta dello Sport’, ha commentato anche il momento che sta vivendo il Milan. Serve “tenuta mentale” – afferma Capello – per essere al massimo su due competizioni nel finale di stagione. Inevitabile l’amarcord e il confronto.
Fabio Capello ha ricordato al quotidiano come ai suoi tempi non esistesse un concetto vero e proprio di turnover: “Le rose erano più corte e non c’era la possibilità delle cinque sostituzioni. Il concetto di riposo era zero e in campo andavano sempre i migliori, a meno di seri problemi fisici”. Perciò rimarca come il suo Milan avesse una mentalità irreprensibile e una squadra formata da giocatori umili che “non si accontentavano” mai.
In qualche modo il concetto è stato ripreso da Sergio Conceicao prima di Genoa-Milan, il quale ha affermato davanti alla stampa: “Sappiamo che il campionato è quello che è, ma a chi ci vede ogni giorno dobbiamo mostrare qualità. La gestione che gli altri allenatori fanno a me non dice niente. Capello lo rispetto molto, lui ha il suo pensiero e io il mio. Noi non gestiamo niente, poi la partita non è solo degli 11 che cominciano”. Il portoghese non vuole riferimenti né confronti, ma solo concentrazione assoluta.
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