Resta nella bufera la Nazionale. Ranieri, dopo essersi preso del tempo per riflettere, ha rinunciato all’incarico di Ct degli Azzurri.
Forse, il momento più critico in tutta la storia azzurra. L’Italia, intesa come Nazionale calcistica, sta infatti attraversando una crisi senza precedenti: giocatori che rinunciano alla convocazione, altri che si tirano fuori lamentando infortuni, risultati non all’altezza e totale incertezza sul nome del successore di Luciano Spalletti (esonerato in seguito al pesante ko subito per mano della Norvegia). Fino a ieri il nome più probabile sembrava essere quello di Claudio Ranieri ma, a sorpresa, l’ipotesi in questione è tramontata in maniera definitiva.
Il 73enne originario di Testaccio, reduce dall’ottima stagione vissuta alla Roma, ha infatti deciso di rinunciare all’incarico e continuare così a ricoprire il ruolo di ‘Senior Advisor’ nel club giallorosso. Una tegola inaspettata per il presidente della Figc Gabriele Gravina, pronto a puntare forte su di lui allo scopo di rianimare un ambiente tramortito dalle ultime delusioni e riaccendere le speranze di partecipare al Mondiale del 2026. Le interlocuzioni avute con i Friedkin avevano avuto esito positivo ed anche il tecnico, inizialmente, non aveva chiuso all’idea di diventare Commissario Tecnico.
Poi però, dopo essersi preso del tempo per valutare il da farsi e la fattibilità del doppio incarico, ha preferito declinare la proposta e concentrarsi sul progetto di rilancio della formazione capitolina. Ad annunciarlo è stato lo stesso Ranieri, ai microfoni dell’Ansa’: “Ringrazio il presidente Gravina per l’opportunità di allenare la Nazionale. Un grande onore ma ho riflettuto ed ho deciso di restare a disposizione della Roma. I Friedkin mi hanno dato il loro pieno supporto ed appoggio per qualsiasi decisione avessi preso, ma la scelta è solo mia”.
Bufera Nazionale, Gravina nei guai: Ranieri rifiuta l’incarico
Gravina, di conseguenza, sarà costretto a depennare il suo nome dalla lista e riattivare il casting: difficile dire, al momento, chi potrebbe raccogliere il testimone lasciato da Spalletti. L’altro profilo molto apprezzato è quello di Stefano Pioli ma l’ex Milan, in procinto di lasciare l’Al-Nassr, risulta molto vicino alla Fiorentina. Possibile, in tal senso, che la scelta ricada su chi, la Viola, l’ha guidata fino a qualche settimana fa ovvero Raffaele Palladino o su Davide Nicola, accostato alla panchina azzurra nei giorni successivi alle dimissioni di Roberto Mancini.
Non è da escludere, infine, che si segua tutt’altra strategia prendendo tecnici che, da giocatori, hanno scritto pagine indelebili della storia della Nazionale come ad esempio Fabio Cannavaro, Alberto Gilardino e Gennaro Gattuso. Si vedrà. Coverciano, nel frattempo, resta nella bufera.
