È arrivata una forte tirata d’orecchie agli arbitri italiana di Serie A e al metro di giudizio che si sta adottando
In Serie A sono state parecchie le critiche agli arbitri la scorsa stagione. La mancata uguaglianza di trattamento tra squadra e i troppi errori nonostante il VAR sono tra i principali motivi per cui società e tifosi non sono soddisfatti bensì adirati dagli arbitraggi.
Quest’anno in effetti è sembrato esserci stato un passo indietro, un peggioramento per quanto riguarda la questione arbitri nel nostro campionato. Anche se la stagione è finita, continuano le critiche verso i direttori di gara del Belpaese complici dati schiaccianti.
Arbitri Serie A, qualcosa non va: l’accusa e il dato
Sulle reti Mediaset, dopo la sfida del Mondiale per Club tra Inter Miami e Porto terminata 2-1 per gli americani, Graziano Cesari è intervenuto per parlare di alcune situazioni arbitrali del match, tra cui il rigore del momentaneo 1-0 dei portoghesi e la punizione del definitivo 2-1 degli statunitensi.
L’ex arbitro ha spiegato che sebbene possa sembrare leggero, il contatto su Messi per la punizione è chiaro e netto, come si vede dall’intensità della spinta. Alessio Tacchinardi, ex centrocampista, ha manifestato il suo disappunto sulla decisione e Cesari ha risposto senza peli sulla lingua.
All’accusa dell’ex Juventus di una scelta arbitrale troppo lieve, ben lontana dagli standard italiani, Graziano Cesari ha detto: “Facciamoci due domande però se non ci sono arbitri italiani in questo Mondiale per Club“, un dato molto polemico e altrettanto diretto.
Cesari ha anche ripetuto questa frase, come ha ribadire che forse non è la FIFA a sbagliare a dare indicazioni ai direttori di gara, ma sono gli arbitri italiani ad adottare un giudizio errato, tanto da avere zero arbitri al Mondiale per Club su un totale di 35 arbitri. L’unico italiano presente è Marco Di Bello, ma non in qualità di arbitri ma di assistente VAR.
