L’ex portiere della Nazionale e della Serie A difende i talenti della Nazionale italiana e sentenzia sulla Spagna
Quante volte abbiamo paragonato la Nazionale italiana alle altre selezioni internazionali? Quante volte abbiamo preferito campioni inglesi, francesi o spagnoli, togliendo meriti ai giocatori Azzurri.
Di certo la formazione di Gattuso non è meno forte di tante altre. Anche se i risultati, al momento, vedono un’Italia in difficoltà da diversi anni, con la sola parentesi positiva di Euro 2021. Un lago in un deserto. Poi non si è data continuità e la Nazionale ha perso anche l’occasione di andare al Mondiale in Qatar. Un risultato che sembrava quasi scontato.
Ora l’Italia è punto e a capo. Contro la Norvegia sembrano esserci poche speranze di centrare il pass diretto per i Mondiali 2026. E servirà arrivarci da una porta secondaria, ossia i playoff. Intanto, Emiliano Viviano ha da ridire su chi critica la Nazionale ed elogia costantemente “l’erba del vicino”. Persino la Spagna, fresca campione d’Europa nel 2024, non è così tanto più forte degli Azzurri.
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Per l’ex portiere di Fiorentina e Sampdoria, con un passato in Azzurro negli anni dominanti di Gigi Buffon, buona parte dei titolari della Nazionale spagnola non sposterebbero nulla all’interno dell’organico dell’Italia. “La Spagna ha certamente dei campioni che noi non abbiamo come Yamal e Pedri. Ma Oyarzabal, Laporte, Cucurella non sposterebbero nulla”. Poi Viviano sostiene: “Sei-sette titolari della Spagna non aggiungerebbero nulla all’Italia”. Avrà ragione il nostro Viviano?