Antonio Conte è il protagonista indiscusso del Napoli di De Laurentiis e alcune scelte sono difficili da interpretare anche per chi ha giocato per anni a calcio
Il Napoli guida la classifica di Serie A con 12 punti in quattro giornate. Già in mini fuga. E Antonio Conte sta mandando segnali di continuità dopo la straordinaria prima annata in azzurro, con la vittoria del campionato.
Il mister vuole togliersi l’etichetta del perdente in Europa, ma il suo esordio in Champions League con il Napoli è stato macchiato dall’episodio dell’espulsione di Di Lorenzo. Il mister ha proprio dichiarato di aver accettato il club azzurro anche per la volontà di superare i propri limiti nella coppa europea. Ha voluto unire le forze con un club che storicamente ha vinto solo una Coppa UEFA e al massimo è arrivato ai quarti in Champions, perdendo contro il Milan nel 2023. Ma contro il Manchester City era troppo difficile in 10 contro 11. E soprattutto, togliendo De Bruyne, si è persa inevitabilmente qualità nel palleggio.
Infatti, Alessandro Melli – ex attaccante del Parma e della Nazionale italiana – ha sottolineato che durante Manchester City-Napoli c’è stato un momento in cui si è arrabbiato con il mister: “Conte mi ha fatto inalberare quando a Manchester ha tolto De Bruyne. Ho pensato ‘questo è un pazzo’. Ma lui l’ha fatto e forse su 1000 allenatori solo uno-due avrebbero tolto De Bruyne”.