Oggi è il compleanno di Daniel Pablo Osvaldo e abbiamo deciso di celebrarlo con alcuni dei gol più belli segnati nel corso della sua carriera.
Attaccante d’area di rigore estroso e di talento che però non ha sempre trovato continuità e ha smesso anche molto presto.

Daniel è nato a Lanus il 12 gennaio del 1986 e ha deciso di ritirarsi ad appena 24 anni dopo aver giocato davvero poco negli ultimi anni della sua carriera. Dopo aver debuttato con l’Huracan viene portato in Italia dall’Atalanta, è il 2005 e ha appena 19 anni, ma è già maturo per giocare in Serie A anche se alla Dea colleziona appena 3 presenze segnando un gol.
L’anno dopo al Lecce esplode, dimostrando di saper segnare gol bellissimi e di essere un ragazzo dotato davvero di grandi qualità tanto che l’hanno dopo arriva la chiamata della Fiorentina dove rimane per due anni. Dopo il Bologna vola in Spagna per giocare all’Espanyol dove vive la migliore stagione della sua carriera, 44 partite e 20 gol che aprono la strada per un altro ritorno ma che segnano anche l’inizio della fine della sua carriera. Andiamo a scoprire altri particolari sulla sua carriera.
Daniel Osvaldo e il ritorno in Italia
Soprannominato simpaticamente Simba proprio ai tempi della Roma, anche in maniera benaugurante il figlio del Re Leone doveva essere l’erede appunto di Gabriel Omar Batistuta. Alla Roma Daniel Osvaldo fa anche bene e in due stagioni segna 27 reti in campionato.

Nonostante questo qualche problemino e qualche screzio lo portano a cambiare campionato e ad andare al Southampton dove gioca poco tanto che chiede di essere ceduto a gennaio, destinazione Juventus. In bianconero gioca sei mesi, vince uno Scudetto ma soprattutto decide un Roma-Juventus di fine stagione con un suo gol. L’anno dopo in prestito all’Inter fa poco o niente.
Poi Boca Juniors, Porto, ancora Boca e Banfield per chiudere decide poi di lasciare per dedicarsi a una carriera, alquanto curiosa, da chitarrista. Dal 2011 al 2014 ha giocato anche con la nazionale italiana di calcio, riconosciuto come oriundo per le sue origini nonostante la nascita in Argentina.
Oggi vogliamo festeggiarlo arrivato al traguardo dei 39 anni e ormai a un passo dai 40. E pensare che Luka Modric ha un anno più di lui, ma di Simba il ricordo è sbiaditissimo e l’addio è di cinque anni fa, dieci se si parla di quello alla Serie A. Non ci dimenticheremo di certo di lui anche per il personaggio eccentrico che è stato.