“Ho restituito dignità al Napoli”, così affermo un personaggio molto amato dal pubblico azzurro non senza creare qualche polemica. Ma di chi stiamo parlando?
Oggi compie gli anni una leggenda del mondo Napoli, un uomo che ha fatto la storia di questa squadra che poi ha espresso delle parole anche molto forti.
“Ho passato cinque anni a Napoli, si raccomandano sempre. Sono particolarmente attaccati a me, ho vissuto delle esperienze straordinarie e grande fatica per fare questa risalita. Ogni volta che incontro il Napoli ci sono sempre chiacchiere da fare. Per loro quegli anni lì dalla C alla A sono stati anni difficili per una piazza come Napoli abituata alla Serie A”, così diceva nel 2016.,
Parole interessanti con le quali poi continua: “Siamo riusciti ad andare in Serie A e al popolo napoletano gli è tornata la dignità e per questo c’è attaccamento nei miei confronti. Passano gli anni ma l’affetto nei miei confronti è sempre uguale. Anche quando ero alla Lazio, la prima volta che sono tornato a Napoli si sono alzati tutti in piedi per applaudirmi e sono momento che uno non può dimenticare. Non saremo mai nemici, ma avversari. Finita quell’ora e mezza torneremo amici”.
Alla vigilia di una gara contro il Napoli, nella conferenza della vigilia dell’Atalanta, un commosso Edy Reja raccontava questi aspetti dimostrando di essere attaccatissimo a un club di cui ha fatto la storia. Fu infatti lui l’allenatore chiamato da Aurelio De Laurentiis dopo il fallimento degli azzurri e che li riportò in due anni dalla Serie C alla A.
Un percorso netto e che è di fatto potremo descrivere come il primissimo atto verso la conquista dei due Scudetti visti negli ultimi tre anni. Qualcosa di veramente grandioso per un tecnico speciale.
Edoardo Reja, per tutti Edy, nasce a Gorizia il 10 ottobre del 1945. Dopo una buona carriera dove veste varie maglie, ma soprattutto quella del Palermo, inizia una carriera da allenatore che lo porta in tante piazze importanti da Pescara a Bologna, da Verona a Lecce, da Torino a Genoa e Cagliari fino al Napoli nel 2005. Fino al 2009 guida gli azzurri con ottimi risultati.
È stato poi nell’ordine alla guida di Hajduk Spalato, Lazio, Atalanta, Albania e Gorica dove ha chiuso la sua carriera anche da allenatore. Una vera e propria icona della storia del calcio e soprattutto della città di Napoli.
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