La sconfitta della Juventus a Como ha portato a parlare dell’esonero di Igor Tudor, possibile subito già domani mattina. Ci sono tre nomi.
Nelle ultime ore la situazione è diventata molto complicata in casa Juve, non tanto per la sconfitta e il risultati della gara del Sinigaglia, ma più per motivi prettamente legati all’idea di calcio proposta.

Tudor era arrivato a Torino a nove partite dalla fine dello scorso campionato, trascinando la squadra in Champions League dopo la situazione resa complessa dalla gestione di Thiago Motta. In estate poi i Mondiali per Club avevano dato delle ottime risposte nonostante l’eliminazione agli ottavi di finale.
In estate poi gli arrivi di Joao Mario, Edon Zhegrova, Lois Openda e Jonathan David avevano fatto sognare. Una squadra che però ha completamente perso il bandolo della matassa mandando in grande confusione di idee anche i calciatori più importanti. Ed è proprio questo che potrebbe pesare per il tecnico croato con tre nomi che ora si muovono alle sue spalle.
Si tratta di tre tecnici italiani, due esperti e un giovane, che potrebbero a campionato in corso prendere la squadra in mano e dare una possibilità verso la scelta di arrivare a risultato fatto. Staremo a vedere quello che accadrà nelle prossime ore.
Juventus, tre nomi per il dopo Tudor
Non è finito nemmeno ottobre e già si parla del post Igor Tudor in casa Juventus. Sono tre i nomi fatti per sostituirlo già in corsa e addirittura prima della trasferta contro il Real Madrid di mercoledì prossimo.

Il primo è quello di Roberto Mancini, in settimana è uscita la notizia che era stato contattato in estate. Il tecnico è fermo e ha grande voglia di tornare. Piace anche perché è un normalizzatore, uno di quelli che rimetterebbe, rapidamente, le cose al loro posto.
C’è poi Luciano Spalletti, che dopo le dimissioni da commissario tecnico della nazionale è rimasto fermo e ha voglia di tornare ad allenare un club. L’ultima esperienza in Serie A è stata quella di uno Scudetto riportato a Napoli dopo trent’anni. Il suo calcio offensivo si potrebbe anche ben adattare ai calciatori che ha a disposizione la Juve. Più rischioso rispetto a Mancini l’impatto emotivo.
E poi c’è la carta giovane, si è parlato di Raffaele Palladino, anche se il tecnico ex Fiorentina è giovane ha giocato nella Juventus e conoscere l’ambiente. Anche se per alcuni vorrebbe dire ancora una volta puntare su una scommessa.