“Comolli è scarso”, le accuse sono pesantissime: la bordata

Damien Comolli ricompare per la presentazione di Luciano Spalletti come nuovo allenatore della Juventus, ma le polemiche non si fermano.

Parole importanti legate al dirigente bianconero che ha preso la guida in estate e che finora non ha convinto i più.

Damien Comolli
“Comolli è scarso”, le accuse sono pesantissime: la bordata (ANSA) tvplay.it

Ospite di JuveLive su Twitch, ha parlato Vittorio Oreggia che ha ribadito la sua idea sul dirigente: “Continuo a pensare sia scarso Comolli, non è che cambia la mia valutazione in un giorno. La sua storia è quella di un manager che arriva dal Tolosa, non dal Paris Saint German. Arriva da una squadra modesta e non mi pare che abbia capito ancora cosa sia la Juventus. Credo che Elkann abbia fatto lo stesso errore che con Giuntoli dandogli poteri pieni, mentre questa società va data in mano a un pool di persone. Devono tenere in seria considerazione Chiellini e non solo mandato in giro per politiche sportive, ma siccome conosce le dinamiche di questa squadra deve diventare operativo”.

Da Comolli mi sarei augurato c’avesse metto la faccia, giusto o sbagliato che sia, quando ha licenziato Tudor, non ce l’ha messa e ha lasciato l’allenatore che andasse allo sbaraglio in una conferenza stampa ridicola dopo la fine di Lazio-Juventus con l’esonero che sarebbe arrivato il mattino dopo. Credo che Comolli dovrebbe utilizzare l’umiltà che ha usato nei termini oggi Spalletti. C’è una costanza francese, da Blanc a Vasseur in Ferrari, che sembra non funzionare nella real casa”, aggiunge.

Comolli e l’alibi

Damien Comolli però un alibi ce l’ha ed è anche importante, il dirigente si è trovato di fronte a una situazione che era molto difficile da gestire e che si portava dietro i problemi di chi lo aveva preceduto. Pensate che in rosa in estate la Juventus si era trovata a dover gestire per l’ennesima volta la grana Arthur Melo, ma non solo.

C’erano infatti da saldare tutti i prestiti con diritto di riscatto fissati da Cristiano Giuntoli oltre che pagare lo stipendio a Thiago Motta. Una situazione che poi si portava dietro anche il pesantissimo ingaggio da 12 milioni di euro netti, 24 lordi, a Dusan Vlahovic.

Sebbene non abbiano reso sono arrivati due attaccanti molto forti come Jonathan David e Lois Openda che negli ultimi anni aveva segnato valanghe di gol. Forse riconfermare Igor Tudor per mandarlo via all’ottava di campionato è stato un errore, ma di certo per il dirigente francese non era facile arrivare a dama.

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