L’ex campione della Juventus ha parlato del possibile paragone tra Alessandro Del Piero e Kenan Yildiz, ecco le sue parole.
Sicuramente un paragone sentito molte volte, ma che va analizzato con ferma lucidità e grande attenzione sotto ogni punto di vista.
Fabrizio Ravanelli ha parlato a JuveLive su Twitch: “Auguro a Yildiz di poter raggiungere Del Piero, anche se oggi è più davanti credo che raggiungerlo non dico sia impossibile, ma è molto difficile. Glielo auguro con tutto il cuore, ma dovrà lavorare tanto. Mi dicono che è un grande professionista, un giocatore straordinario, un bravissimo ragazzo con la testa attaccata alle spalle. Se avrà la fortuna anche di non farsi mai male potrà tirare fuori cose importantissime. Sarà un bel paragone perché Del Piero era anche il suo idolo e cercherà di emularlo e farà il possibile per raggiungerlo. Credo che sarà dura. Alex a oggi rimane un giocatore straordinario”.
Si va sul campo, come è cambiata la squadra con l’arrivo di Luciano Spalletti? L’ex attaccante spiega: “Guardando la Juventus in queste due partite penso sia cambiata non solo nella voglia, ha trovato degli equilibri e ha trovato quell’organizzazione di gioco e posizione maggiormente corretta per i giocatori per mettere in risalto le qualità in primis individuali per poi favorire il gioco collettivo della squadra. Credo che Spalletti abbia dato una scossa molto forte a questa squadra qui“.
Ravanelli sulla Juventus
David e Openda, cosa fare? Spiega Fabrizio Ravanelli: “Se sapessi come si risolve questo problema e fossi sicuro farei una telefonata a Spalletti (ride ndr). Secondo quanto posso pensare col mio modesto e umile pensiero, visto che ho fatto l’attaccante, credo che David e Vlahovic insieme non possono giocare, fanno fatica, si pestano i piedi. David non è stato aiutato nel posizionamento in questo. Openda e Vlahovic possono essere una coppia importante in questo, Openda si sacrifica molto. Vanno aiutati questi giocatori perché un conto è giocare al Lilla un conto alla Juventus“.
Scudetto? Aggiunge: “Nel mercato di gennaio, per poter competere a certi livelli, aveva bisogno di un centrocampista e un difensore, ma col nuovo ruolo di Koopmeiners e il ritorno di Bremer credo che dietro sia apposto. Se avrà l’oculatezza di prendere calciatori importanti, ascoltando le idee del mister, scegliendo quelli che lui ritiene opportuni, se dovesse rimanere a 4-6 dalla prima a gennaio allora potrà dire la sua con Spalletti. È l’uomo giusto per riaprire un ciclo e spero possa rimanere a Torino il più a lungo possibile”.
