Libero Grande è sicuramente il videogame che più ha riscritto la storia del calcio su console anche se a dire il vero non tutti ci hanno creduto.
Un gioco all’avanguardia che riuscì a lasciare tutti senza parole e che creò grandissima curiosità anche se non si insistette a dovere come magari sarebbe stato giusto fare.

Ma in cosa consisteva questo gioco? Per la prima volta in assoluto il gamer controllava un solo calciatore dei ventidue schierati in campo e doveva di fatto giocare nei suoi panni andando a prendersi la posizione e a svolgere i vari ruoli che doveva ripercorrere.
Il gameplay era un po’ complicato e in grado di creare nausea per il motore grafico ancora non adatto, ma nonostante questo l’idea era clamorosa anche se ebbe poco seguito e si dovette aspettare le evoluzioni di Pes per rivedere nel tempo qualcosa di simile.
Oggi vogliamo darvi un taglio preciso su questo gioco, per andarvi a raccontare una fetta davvero molto interessante della storia delle console. Siamo certi che i risultati finali che vi troverete a fronteggiare saranno in grado di mettervi la curiosità di andare a ripescare questi pezzi di storia.
Libero Grande, la storia del videogame
Libero Grande esce alla fine del 1998, un videogame marcato Namco che all’epoca era reduce dal grandissimo successo del picchiaduro Tekken che riscriveva la storia di un genere. Lo vediamo sia nei cabinati, che all’epoca si stavano spegnendo sempre più, che su Playstation. Una simulazione del gioco di calcio molto diverso dal solito.
Sicuramente l’idea di dare all’utente un solo giocatore all’epoca era qualcosa di incredibile, difficile da immaginare, ma anche assolutamente complicata dal punto di vista tecnico.
Infatti andare a disegnare i movimenti di tutto il campo creava vertigini e nausee con molti che smettevano di giocare per questo motivo. Un qualcosa però che avrebbe migliorato il tutto nel 2001 con l’uscita del sequel Liberogrande International.
Un esperimento che non ebbe seguito e sui cui non si lavorò molto ma che oggi, soprattutto nelle modalità multiplayer, è qualcosa di comune. All’epoca si sarebbe dovuto insistere un po’ anche per cercare di combattere quel dualismo tra Pes e Fifa che sarebbe durato per oltre vent’anni e che avrebbe via via ucciso tutti gli altri videogiochi.
Insomma qualcosa che merita di essere ricordato e che ancora oggi incuriosisce soprattutto gli amanti del retrogaming in un via vai di curiosità che spesso sono state raccontate anche dalle riviste retrò.





