Actua Soccer e Actua Soccer 2 furono una grande innovazione all’epoca, quando Alan Shearer ci faceva sognare sul campo e sulla copertina.
Il videogame però non era un granché, nonostante il grande successo non aveva nulla di speciale e proprio per questo merita di essere raccontato.

Il videogioco, sviluppato da Gremlin Interactive, esce nel 1995 per Ms-Dos, Playstation e Sega Saturn e andrà avanti per solo due capitoli. Si tratta di uno dei primi giochi in assoluto, e questo è l’aspetto speciale, a utilizzare un motore grafico tridimensionale. L’aspetto oggi risulta spigoloso con calciatori fatti da poligoni, nonostante questo all’epoca era un passo in avanti clamoroso a livello tecnologico.
Deficitari sono i diritti e i numeri visto che all’interno del gioco troviamo un numero limitatissimo di competizioni con appena 44 nazionali e 22 giocatori l’una. Una scelta che di fatto non portava in scena le squadre di club cosa che all’epoca era già iniziata a vedersi in vari videogiochi, una cosa che pesò dunque nell’andare avanti rispetto ai concorrenti che avevano licenze e quant’altro.
Un altro bug che non piaceva molto al pubblico che giocava, la telecamera che molto spesso cambiava angolazione senza regalare riferimenti e creando fastidi anche ai gamer.
Actua Soccer, cosa c’è da sapere
Tornando alla rivoluzione di Actua Soccer dobbiamo concentrarci sul motore grafico del gioco. Alla metà degli anni novanta c’erano già dei giochi di assoluto livello come Fifa 96 che però aveva solo gli stadi in 3d mentre i giocatori erano in 2d schiacciati sullo schermo di fatto.
Il gioco in questione utilizza per la prima volta giocatori in 3d fatti da poligoni e in grado di offrire un’esperienza decisamente differente all’epoca. Interessante fu anche la scelta della motion capture, all’epoca ancora molto rudimentale, che coinvolse la squadra inglese Sheffield Wednesday. Parteciparono alla programmazione i calciatori Andy Sinton, Chris Woods e Graham Hyde.
Era una grandissima rivoluzione in grado di dare al pubblico qualcosa di diverso rispetto al passato. Il videogame numero due portò l’innovazione della Premier League e la copertina proprio con il bomber del periodo, Alan Shearer del Newcastle calciatore a lungo inseguito anche dalla Juventus.
Insomma una rivoluzione davvero molto interessante che segnava la nascita degli Actua Sports che portò sullo schermo anche tennis, golf e hockey, ma anche in quel caso con un successo davvero inatteso sotto ogni punto di vista. E voi sapevate tutte queste curiosità sul videogame in questione? Non ce lo aspettavamo di certo di parlarne ancora oggi.





