Rivelazione su Quagliarella: “Me lo chiedeva prima di ogni partita”

Uno degli attaccanti italiani più forti dagli anni 2000 in poi è stato sicuramente Fabio Quagliarella e nelle ultime ore è giunta una rivelazione su un’abitudine dell’ex Sampdoria.

Legatosi a molte squadre all’interno della sua carriera, ma diventato uno dei simboli della Sampdoria verso il termine della sua attività agonistica, Fabio Quagliarella ha messo a segno tanti gol che ancora ora restano tra i più belli della storia della Serie A.

Fabio Quagliarella
Rivelazione su Fabio Quagliarella (Ansa Foto) – tvplay.it

La punta era molto attenta per quello che riguarda lo studio degli avversari, in particolare dei portieri. Rigorista della Sampdoria a lungo e di tante altre squadre con le quali ha giocato, Quagliarella aveva un rituale prima delle sfide facendosi aiutare dal portiere della propria formazione, spesso Emiliano Viviano.

 

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L’ex portiere di Sampdoria, Bologna e Fiorentina ha svelato quella che era un’abitudine dell’allora capitano dei blucerchiati.

Quagliarella e il suo rituale prima della partita, la rivelazione di Viviano

Durante la diretta di TvPlay, Emiliano Viviano ha raccontato un aneddoto riguardante Fabio Quagliarella e quello che era una sua abitudine prima delle partite.

Fabio Quagliarella
Viviano, rivelazione su Quagliarella (Ansa Foto) – tvplay.it

Emiliano Viviano ha rivelato questo aneddoto su Quagliarella: “Io ho giocato con Quagliarella e lui studiava i portieri. Lui veniva da me prima delle partite e mi chiedeva come si muovessero i portieri in occasione dei calci di rigore. Lui si faceva dare i video. Noi portieri abbiamo i video dei rigoristi e lui si faceva tagliare un video degli ultimi 10 o 15 rigori che aveva avuto contro il portiere avversario”.

L’ex portiere della Sampdoria ha svelato quelli che fossero i confronti con Quagliarella per cercare di capire come tirare un eventuale calcio di rigore: “Studiavamo non dove tirare, ma come tirare. Cercavamo di capire se il portiere avversario facesse delle finte, se aspettasse fino alla fine o scegliesse una parte per andare”.

Una cura sempre molto attenta su quella che doveva essere la preparazione della partita da parte dell’attaccante classe 1983, rimasto nella storia della Serie A come uno dei bomber più prolifici del campionato.

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