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Savo: “Oggi il match analyst è un angelo custode. Italia, gioie e dolori”

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Beatrice Canzedda

Mario Savo, match analyst, è intervenuto direttamente dal Social Football Summit ai microfoni di calciomercato.it su Twitch Tv Play

Il match analyst Mario Savo è intervenuto ai microfoni di calciomercato.it. Sul tavolo di discussione il match tra Ungheria e Italia, ultimo match analizzato dall’esperto. Queste le sue parole:

SU UNGHERIA – ITALIA – “Non mi è dispiaciuta la prova. Va avanti la costruzione della Nazionale, che è in un momento di rifondazione. Ci sono dei giocatori che hanno interpretato bene il modello, altri meno. Ci son giocatori che fanno si che il livello tecnico medio non sia altissimo. Presi singolarmente non sono di altissimo livello. Ma la squadra segue l’allenatore e cerca di applicare l’idea di Mancini. Ci sono dei giocatori che non sono a livello, come Gnonto. Bravo gregario ma non titolare in una nazionale importante. A centrocampo buoni incursori, come Barella e Cristante, che ha fatto il suo. La regia non la toccherei. Sugli esterni può essere fatto qualcosa. A livello difensivo abbiamo grosse problematiche. Abbiamo fatto errori importanti. Anche Mancini ha detto che gli ultimi minuti non gli sono piaciuti. Lasciati spazi troppo importanti. Li se hai davanti una nazionale importanti rischi di perdere”

SULL’IMPORTANZA DEI MATCH ANALYST – “Effetto dell’adattamento ai tempi. Un grande club non può permettersi di non badare ai dettagli che solo analizzando emergono. Episodi cambiano una stagione. La mappatura dei dettagli che prima passavano inosservati oggi sono di vitale importanza per la squadra e per il singolo giocatore”.

SUL RUOLO DEL MATCH ANALYST – “Tutte le squadre hanno un’analista. Lo studio della prestazione è all’ordine del giorno. Si parla di analisi dei dati. E’ la figura del futuro, che va un po’ di moda oggi. Nel 2010 quando ho iniziato ero uno dei primi, venivo visto come un alieno. Non mi era neanche permesso di parlare con i calciatori. Oggi mi è capitato di essere chiamato da alcuni allenatori che volevano con loro solo il match analyst. Diventa una sorta di angelo custode”

SULLA PROFESSIONE DI MATCH ANALYST – “Facciamo il lavoro sporco. Non si devono amare i riflettori, ma si deve lavorare dietro le quinte cercando di dar più informazioni possibili a chi deve prendere le decisioni importanti per la società”

Beatrice Canzedda

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