Il giornalista Paolo De Paola è intervenuto ai microfoni di calciomercato.it su Twitch TvPlay. Tema centrale: le accuse di falso in bilancio alla Juventus
La Juventus è al centro di un vero terremoto per le accuse di falso in bilancio che sono attualmente in mano alla procura. Su TvPlay ne abbiamo discusso anche con il giornalista Paolo De Paola, che ha detto la sua sulla questione. Queste le sue parole:
SULLE ACCUSE ALLA JUVENTUS – “Bisogna aspettare a cosa porterà l’inchiesta. Sappiamo che si tratta di un’accusa formulata su falso in bilancio su due filoni. Uno quello riguardante le plusvalenze, e l’altro sul ritardato pagamento di mensilità che poi sono confluite su bilanci successivi. Questa seconda mi sembra facilmente smentibile perché tutti i giornali l’hanno riportata. Non c’è una cosa negata come informazione. Anche se la procura dice che è mancata questa comunicazione”
SULLE PLUSVALENZE – “Andrei con i piedi piombo. Sulle plusvalenze non ci credo e non ci punto un euro. Sono una cosa che o c’è veramente una prova o se no è un valore incontestabile. E’ acqua quella delle plusvalenza. Bisogna vedere queste carte, accordi segreti…se usciranno e come usciranno fuori. La Carta Ronaldo ancora non è stata trovata.
SULLA JUVENTUS – “Non mi piace che questi nomi che magari usciranno immacolati dalla cosa vengano coinvolti. Non mi piace l’atteggiamento di una società che per me dovrebbe essere al di fuori di tutte queste cose. Non mi piace che ci siano i nomi di Agnelli, Arrivabene, Nedved e altri nomi della dirigenza. La Juventus dovrebbe indipendentemente dal giudizio fare pulizia”
SU AGNELLI – “Agnelli non se ne dovrebbe andare. La società non può non avere gratitudine. Ha fatto storia nella storia della Juventus. Quei nove scudetti sono una pietra miliare. Agnelli ha perso la testa da tre anni. Quello che ha fatto prima non si può buttare al mare, ma poi non si è capito più niente. Via Marotta, via Sarri, mercati fantasiosi, riprendere Allegri…non c’è più il filo conduttore da quando è andato via Marotta”
SULLA DIRIGENZA DELLA JUVENTUS – “Nedved? Non voglio entrare nelle vicende personali. Ma preferirei uno che si faccia sentire in un’altra maniera. E vorrei un dirigente che capisca di calcio e non faccia battute infelici come quelle di Arrivabene”.
SULLE PLUSVALENZE – “E’ una situazione che non riguarda solo la Juventus ma tutti. Esiste l’andazzo delle plusvalenze. Ma nella Juventus due bilanci da negativi sono diventati positivi. Li non siamo davanti solo ad un vantaggio economico. Se questo ti è servito per l’iscrizione al campionato è un’aggravante”.
