Liverpool-Napoli potrebbe diventare il teatro di una sfida a distanza tra Kvaratskhelia e Salah: i numeri non mentono
In estate, Fabio Capello li aveva accostati. Prima ancora di vederlo in azione in Serie A, aveva infatti dichiarato al Corriere dello Sport che Kvicha Kvaratskhelia gli ricordava il primo Mohammed Salah.
I due si ritroveranno di fronte ad Anfield per un duello a distanza che dimostra l’entità della crescita del Napoli di Spalletti in Europa. Già qualificati per gli ottavi di Champions League, infatti, gli azzurri hanno quasi in tasca anche il primo posto.
Spalletti potrebbe anche pensare al turn-over per tenere gli uomini migliori più freschi contro l’Atalanta in uno snodo già decisivo del campionato. Il weekend di Serie A, infatti, prevede anche il derby Roma-Lazio e lo scontro Juventus-Inter.
Potersi amministrare così alla vigilia di una sfida di Champions in casa del Liverpool non è cosa da tutti. Come non lo è poter affrontare l’atmosfera di Anfield con la mente sgombra e la fiducia a mille, con un trio di centrocampisti (Lobotka-Anguissa-Zielinski) che a Marek Hamsik ha ricordato quello degli anni migliori in cui guidava il Napoli in regia con Allan e Jorginho.
E i tifosi sognano l’impresa, illuminati dalle giocate di Kvaratskhelia. A parità di partite giocate, 12, il georgiano ha segnato due gol e servito due assist più di Salah. Ha tirato meno in totale (34 conclusioni a 43), ma con una precisione maggiore e un’efficienza doppia nel rapporto tra gol segnati e tiri in porta.
Kvaratskhelia è un giocatore prezioso anche per la capacità di leggere le situazioni di gioco, di interpretare il movimento dei compagni. Lo dimostrano i tre gol a cui ha contribuito contro il Sassuolo. Tre azioni in cui si è ritrovato a ricoprire tutti i ruoli dell’attacco.
Il georgiano esalta il calcio fluido di Spalletti, che in conferenza stampa l’ha accostato a Salah per genialità e velocità di pensiero. “Gli puoi giocare qualsiasi palla semplice addosso, e la trasformano in un’occasione per la squadra – ha detto -. Hanno questa facilità nel puntare e saltare l’avversario, sanno accarezzare la palla mentre vanno a duemila orari e fare un ribaltamento d’azione“.
Allo stesso tempo, ha aggiunto, sono entrambi “convinti delle loro potenzialità” e “bravi ragazzi, disponibili ad aiutare sempre tutti”. A loro gli occhi, nella serata di gala di Anfield.
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