Atalanta, processo Palomino: arrivata la sentenza sul doping

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Niccolò Matteucci

3 anni ago

L’Atalanta e Gasperini erano in ansia a causa del processo per doping con imputato Palomino. La sentenza per il bergamasco è stata emessa.

José Luis Palomino è finito sotto la lente d’ingrandimento dell’anti-doping dopo che era risultato positivo al nandrolone. Per il difensore 32enne non deve aver passato un’estate tranquilla. Prima della nuova udienza infatti la situazione sembrava tutto fuorché ben augurante per l’argentino. In agosto infatti si era parlato delle concrete possibilità che la squalifica potesse arrivare ad essere anche di oltre un anno. Il giorno della verità è arrivato, mentre la società bergamasca, Gasperini e i suoi compagni di squadra erano tutti col fiato sospeso.

José Luis Palomino, difensore dell’Atalanta. (ansa)

Il 5 luglio Palomino è risultato positivo a un controllo antidoping a sorpresa a Zingonia. Sebbene non fosse ancora stata emessa alcuna sentenza, il difensore argentino è stato sospeso in via cautelare dal 26 luglio. Palomino ha fin dal primo momento chiesto di poter effettuare delle controanalisi ed il 12 agosto è stata confermata la sua positività al “Clostebol Metabolita”.

La sostanza proibita rilevata nei controlli è uno steroide anabolizzante utilizzato per curare le lesioni cutanee, facendole cicatrizzare più rapidamente. Il Clostebol Metabolita è però espressamente citato tra le sostanze vietate sia durante che lontano dalle partite, ma Palomino si era sempre detto sicuro di poter fare chiarezza sulla sua posizione, non a caso dopo le prime fasi del processo aveva anche rifiutato il patteggiamento.

Palomino, la sentenza sorprende tutti

Palomino abbraccia Gasperini. (ansa)

“Ho parlato con il giudice e ho ribadito la mia posizione – aveva dichiarato Palomino – adesso aspettiamo, ma spero che tutto finisca presto“. Erano state queste le parole del difensore dell’Atalanta, subito dopo l’udienza durata quasi tre ore presso il Tribunale Nazionale Antidoping di Roma, il 4 novembre.

Quando è stato ascoltato dal giudice infatti il difensore 32enne si è dichiarato non colpevole. La tesi dell’argentino infatti verteva sull’ipotesi della contaminazione accidentale. Il giudice oggi si è dunque pronunciato emettendo l’assoluzione. Palomino potrà finalmente ritornare ad allenarsi in gruppo con la squadra di Gasperini. Le motivazioni della sentenza invece saranno rese note entro 30 giorni.