La Roma sta maledettamente soffrendo l’assenza di Paulo Dybala: i numeri della squadra senza l’argentino tolgono ogni dubbio ai tifosi.
Il derby della capitale finisce nelle mani della Lazio che batte 1-0 la Roma grazie al gol decisivo di Felipe Anderson. Una sconfitta molto dolorosa per i giallorossi che nuovamente pagano l’assenza di Paulo Dybala, oggi soltanto spettatore dalla tribuna. Il risultato maturato all’Olimpico costa anche il sorpasso in classifica da parte della squadra di Sarri, ora nuovamente avanti agli storici rivali.
In pochi giorni si ribaltano gli animi di Roma e Lazio col risultato del primo incrocio in stagione, valido per la 13.a giornata di Serie A. Dopo le emozioni contrapposte in Europa League, sono i biancocelesti a festeggiare alla fine di un derby molto combattuto dove paga a carissimo prezzo l’errore di Ibanez.
Una delusione cocente per i giallorossi che rischiano di avere un pesante contraccolpo psicologico nelle prossime partite anche se tra poco ci sarà la pausa Mondiale ad azzerare tutto. In ogni caso rimane un brutto risultato per la squadra di Mourinho, l’ennesimo negli scontri diretti giocati in questa stagione dove la vittoria è arrivata soltanto contro l’Inter.
Roma, quanto pesa l’assenza di Dybala: i numeri non mentono
La Lazio, nonostante la doppia assenza di Immobile e Milinkovic–Savic, ha trovato la forza per battere la Roma che invece al contrario continua maledettamente a soffrire l’infortunio di Dybala. Oltre alla sensazione generale di una squadra “persa” senza la fantasia della Joya, ci sono anche i numeri a testimoniare l’importanza di questo giocatore.
L’ex Juve si è inserito benissimo nei meccanismi dei giallorossi, diventando la stella della squadra e tutt’ora il migliore marcatore. In 11 presenze ha segnato la bellezza di 7 reti tra Serie A (cinque) ed Europa League (due) oltre a distribuire grandi giocate per i compagni. Un bottino importante che sta pesando molto sulla formazione di Mourinho, incapace di trovare nuove risorse e alternative altrettanto efficaci.
C’è poco da dire: l’argentino faceva girare il gioco e ha un ruolo decisivo per i risultati. Nelle cinque partite di campionato saltate sono arrivate ben tre sconfitte contro Atalanta, Napoli e Lazio sempre di misura e senza segnare all’Olimpico. Un fattore costante che non può essere un caso e dimostra le poche soluzioni offensive di una squadra totalmente o quasi dipendente dal suo fuoriclasse.
