Serie A, Lautaro segna solo con le piccole? Cosa dicono i suoi numeri. L’attaccante argentino è tornato in condizione dopo un periodo di scarsa forma
Lautaro Martinez è stato il più grande regalo che Walter Sabatini ha fatto all’Inter, prima di essere allontanato. Il dirigente umbro, grande conoscitore del calcio sudamericano, in particolare argentino, consentì al gruppo Suning di acquistare l’attaccante dal Racing Club a una cifra più che abbordabile.
Era l’estate del 2017 e in pochi immaginavano che quel giovane ‘puntero9 argentino sarebbe diventato in tempi relativamente brevi uno degli attaccanti più forti in circolazione e un punto di riferimento indispensabile per un’Inter che il colosso imprenditoriale cinese voleva riportare ai vertici del calcio italiano e internazionale.
Martinez si è imposto quasi da subito a suon di gol, ma è a fianco di Romelu Lukaku, partner d’attacco ideale, centravanti di enorme forza fisica, che l’ex Racing ha saputo sprigionare ed esprimere all’ennesima potenza tutto il suo strepitoso talento fatto di guizzi improvvisi, di rapace fiuto del gol e una velocità fuori dal comune.
Lo score di Lautaro Martinez negli ultimi anni parla chiaro: ad eccezione del primo anno, evidentemente di ambientamento, il ‘Toro‘ ha chiuso i suoi campionati sempre in doppia cifra, fornendo un contributo determinante alla causa nerazzurra.
I maligni e qualche critico eccessivamente severo accusa, pur riconoscendo le qualità di Lautaro, gli attribuisce la capacità spiccata di andare a segno solo ed esclusivamente contro le squadre medie e medio piccole.
Analizzando lo storico dell’attaccante argentino, atteso peraltro come uno dei protagonisti della nazionale argentina ai prossimi mondiali, si scopre in realtà che questa affermazione non corrisponde del tutto al vero.
Certamente, le vittime preferite di Martinez in questi cinque anni sono state soprattutto le squadre della parte destra della classifica, ma non sono così sporadici i gol realizzati contro parecchie grandi del nostro campionato. Juventus, Napoli, Lazio, Roma e la stessa Atalanta ormai riconosciuta come una big hanno subito l’implacabile zampata sotto porta dell’argentino
E lo stesso Milan in un derby di due anni e mezzo fa decisivo per lo scudetto è caduto vittima del fiuto del gol di Lautaro. La verità, semplice ed elementare, è che il Toro non risparmia nessuno.
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