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Zeman, rivelazione clamorosa: “Da bambino tifavo per loro”

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Zdenek Zeman, ai microfoni de Il Corriere della Sera, ha svelato per quale squadra della Serie A faceva il tifo da bambino

Zdenek Zeman, nel corso di un intervista rilasciata per presentata la sua autobiografia scritta con Andrea Di Caro, ha parlato di molti aspetti relativi alla sua carriera e non solo. Il tecnico boemo, inoltre, ha rivelato per quale squadra tifava da bambino.

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Zeman, tecnico classe ’47 (Foto Ansa)

Le sue dichiarazioni non sono passate inosservate e soprattutto hanno sorpreso i tifosi, i quali in queste ore le stanno commentando sui social network.

Zeman non ha parlato solamente di calcio, nella lunga intervista si è lasciato andare ad alcune considerazioni sulla politica e nel dettaglio ha spiegato: “Il mio ricordo della Cecoslovacchia comunista? Li odiavo i comunisti. Come li odiava mio padre, medico. Al piano di sopra abitava il capo del partito di Praga 14, il nostro distretto. Papà talvolta urlava dalla finestra del bagno la sua rabbia contro il regime. Ogni tanto qualcuno spariva”.

Zeman, la rivelazione sulla Juve: “Da bambino…”

Zdenek Zeman (Foto Ansa)

L’ex tecnico di Foggia e Pescara, tra le altre, ha rivelato come da bambino fosse un tifoso sfegatato della Juve: “Sono sempre stato juventino. Da piccolo andavo a dormire con la maglia bianconera. Ho avuto delle dure polemiche con la Juve di Moggi, Giraudo e Bettega. Ma la Juventus non comincia e non finisce con loro. Era la squadra di mio zio Cestmir Vycpálek: il più grande talento del calcio cecoslovacco prima di Pavel Nedved, che portai in Italia. La differenza è che Nedved, lavoratore maniacale, voleva allenarsi pure il giorno di Natale; mio zio invece amava le gioie della vita”. 

Zeman ha poi parlato della sua denuncia sull’abuso di farmaci nel calcio e del processo di Calciopoli in cui la Juve fu condannata: “Il processo ci fu solo perché a Torino c’era un magistrato coraggioso, Guariniello. Io ho puntato il dito contro il sistema, non solo contro la Juve, che aveva molti seguaci. E il problema non erano solo i farmaci. Erano anche i passaporti falsi. Era anche il condizionamento degli arbitraggi. Era anche lo strapotere della finanza”. 

“Al Nord – ha concluso Zeman – c’era l’alleanza tra Juve e Milan; l’Inter ne era esclusa, e cercava di entrare nel sistema pure lei. Altre squadre, dal Parma alla Lazio al Perugia, erano in mano alla Banca di Roma: Tanzi e Cragnotti ne uscirono rovinati, come pure Gaucci. Che fece in tempo a caricare il suo Perugia a pallettoni, per far perdere lo scudetto del 2000 alla Juve, sotto il nubifragio”.

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