Maurizio Sarri conosce bene il significato di allenare la Juventus, ora è il momento di pensare al bene della Lazio: il tecnico si gioca tanto in questo match.
La prossima gara fra Juventus e Lazio si giocherà domenica 13 novembre 2022 alle ore 20.45 e concluderà la prima fase del campionato di Serie A. Tutto ripartirà dopo i Mondiali di Qatar e questo potrebbe significare un campionato praticamente ex novo, oppure una conferma di quanto già visto dall’inizio del torneo.
Maurizio Sarri è inevitabilmente l’uomo del match avendo vissuto le panchine dei bianconeri e ora quella biancoceleste. In palio c’è la possibilità di mantenere viva la speranza di un posto in Champions League, così come avvicinarsi sempre di più alla vetta. Il Milan è al secondo posto in coabitazione con la Lazio, per biancocelesti e bianconeri potrebbe quindi trattarsi di una occasione importante e da sfruttare.
Juventus-Lazio, Sarri e il paragone dei due club con la gestione del mister
Certamente per Sarri si tratta di un match non come gli altri, ma l’esperienza del tecnico la farà da padrone. I numeri non mentono mai e anche in questo caso è bene confrontarli, pur parlando di due campionati e club diversi. Il tecnico conquistò dopo 14 giornate – campionato 2019-2020 – ben 36 punti. Durante la stagione attuale ha raccolto 30 punti con la Lazio.
A prescindere dai dati, c’è da dire che in questo caso a cambiare sono anche gli obiettivi. La Lazio vuole un posto in Champions League, quella Juventus puntò invece a vincere il campionato e ci riuscì avendo la meglio sull’Inter che arrivò seconda in classifica.
Maurizio Sarri sa bene di volersi giocare tutto in questa stagione con il club, i numeri mostrano infatti un momento certamente positivo. Secondo posto in coabitazione con il Milan e voglia di non mollare le alte posizioni di classifica. Le idee per migliorare l’organico ci sono, ora è bene però affrontare la gara e sperare di raggiungere importanti traguardi. Il presidente Claudio Lotito sta apprezzando il lavoro del tecnico e sa bene che raggiungere la qualificazione in Europa vorrebbe dire entrate economiche non di secondo piano, anzi.
