Irrati, il retroscena che esalta i tifosi: “Quella volta che Totti…”. Lunga intervista dell’arbitro di Pistoia alla vigilia dei mondiali
Gli attori principali di ogni edizione dei campionati del mondo di calcio sono ovviamente i calciatori. Ma i ruoli da spalla, se non proprio da co-protagonisti, spettano di diritto agli arbitri. Anche i fischietti finiscono spesso sotto le luci dei riflettori, a causa di provvedimenti e decisioni di cui magari si discute per anni.
L’Italia a questa edizione della Coppa del Mondo non sarà presente con la Nazionale di Roberto Mancini, ma con una squadra arbitrale di tutto rispetto. Daniele Orsato dirigerà la sfida inaugurale tra i padroni di casa del Qatar e l’Ecuador. Nella stessa gara un altro nostro direttore di gara sarà responsabile del VAR.
E’ il fiorentino Massimiliano Irrati, della sezione di Pistoia, uno degli arbitri più esperti del nostro calcio. A poche ore dal suo esordio mondiale, il fischietto toscano che nella vita di tutti i giorni esercita la professione di avvocato, ha rilasciato una lunga intervista al quotidiano La Repubblica.
Tanti i temi affrontati da Irrati, tra cui il tanto discusso VAR di cui a parlare per la prima volta fu Roberto Rosetti nel lontano 2015. “Eravamo a Coverciano, lui aveva partecipato a un seminario ad Amsterdam su questa idea. Lo guardammo come a dire “questo è pazzo”. Non riuscivamo a capire: ci sembrava quasi una provocazione. Invece aveva capito per primo quale fosse il futuro“.
Irrati e il retroscena su Totti: “Mi disse ‘bravo'”
Il rapporto con i calciatori è uno degli aspetti più importanti e delicati del mestiere di arbitro. Irrati a tal proposito cita un episodio di qualche anno fa al cui ricordo si sente ancora molto legato.
“Era un Roma-Lazio, semifinale di Coppa Italia. Totti entra dalla panchina con la Lazio in vantaggio 2-0 a 15 minuti dalla fine, mi si avvicina e battendomi la mano sulla spalla mi dice “bravo”. Stava perdendo 2-0, pensavo mi prendesse in giro. Lo guardo come a dire, “Ma che bisogno hai?”.
Ma l’ex capitano della Roma non aveva la minima intenzione di prenderlo in giro: “Lui forse capisce e mi fa, serio: “No no, bravo davvero”. Ecco. Se arbitri bene, anche chi perde lo capisce“.
