Il Manchester City e Pep Guardiola ancora insieme per 2 anni, il tecnico spagnolo ha spiegato i motivi della scelta che ha sorpreso tutti.
Il Manchester City ed il suo allenatore Pep Guardiola sembravano destinati a separarsi. Se ne è parlato a lungo e di fatto la scelta di rinnovare è risultata un colpo di scena a tutti gli effetti. Il tecnico spagnolo allena i Blue Sky dal 2016 ormai. In un calcio con sempre meno legami duraturi, specialmente ad altissimi livelli, la scelta ha delle motivazioni diverse e particolari.
Pep Guardiola appena arrivato a Manchester e non ha impiegato molto tempo per far dimostrare il suo valore. Vincendo per 4 volte la Premier League, così come la Carling Cup, 2 volte la Community Shield ed una FA Cup. Manca evidentemente qualcosa, che poi è l’oggetto del desiderio di tutti i top club europei, la Champions League.
Guardiola l’ha vinta 3 volte, 1 da giocatore e 2 da allenatore, sempre però con il Barcellona. Neanche con il Bayern Monaco, con cui però ha vinto il Mondiale per Club, a cui partecipò perché appena arrivato in Bavaria i tedeschi erano i campioni d’Europa in carica. Quest’anno però potrebbe essere l’anno buono e anche Guardiola lo sa. Ecco com’è cambiato il suo modo di allenare e perché l’ultima evoluzione potrebbe portare al sogno finora soltanto sfiorato con il City.
Il sodalizio tra Pep Guardiola con i Citizen andrà avanti fino al 2025. “Sono davvero contento di rimanere al Manchester City per altri 2 anni – ha detto l’allenatore spagnolo – Sono felice e a mio agio qui, c’è tutto quello di cui ho bisogno per svolgere al meglio il mio lavoro. Fin dal primo giorno ho avvertito che c’era qualcosa di speciale qui“.
Oltre alle parole di rito però Guardiola ha lasciato intendere che quest’anno potrebbe davvero essere la stagione giusta. L’obiettivo è togliersi la soddisfazione più grande e nelle parole successive si intuisce qualcosa di più. “Ho la sensazione che insieme possiamo fare ancora di più, è per questo che ho deciso di restare e continuare a combattere per vincere i trofei“.
Il gioco di Guardiola infatti è mutato nel tempo e quest’anno può disporre di un potenziale come quello che porta in dote Haaland, l’uomo in più per il City, ma non l’attaccante ideale per il tecnico, che almeno storicamente ha sempre prediletto tipologie differenti di centravanti. Guardiola però crede molto nella crescita del norvegese per far sì che non sia solo un finalizzatore e se riuscirà a farlo crescere da questo punto di vista allora potrà davvero essere la stagione giusta.
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