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Torchia a TVPLAY: “Dobbiamo ritrovare certi concetti per risolvere i problemi del nostro calcio”

L’agente Davide Torchia ha parlato dei problemi del calcio italiano e dei Mondiali ai microfoni di calciomercato.it in onda su Twitch TvPlay. 

Durante la diretta Twitch di Calciomercato.it su TvPlay il procuratore Davide Torchia ha dato la sua sul terremoto in casa Juventus dopo le dimissioni dell’intero cda. Queste le sue parole

Davide Torchia
Davide Torchia a TvPlay

LE SORPRESE AGLI EUROPEI – “Il calcio sta cambiando, ci sono tantissimi calciatori che giocano ormai in squadre importanti ed europei, dove c’è l’espressione ancora tatticamente migliore del calcio. Poi questi ragazzi vanno nelle nazionali e portano le esperienze maturate, se vai a vedere i numeri ciò che colpisce positivamente è la presenza di tre asiatiche, due per essere più puristi, ovvero Australia, Giappone e Corea”.

LA SVIZZERA AGLI OTTAVI – “Quello che ci sta mostrando i Mondiali ci dimostra che la Svizzera non è lì solo per pura fortuna, batte la Serbia, fa la sua figura contro il Brasile. Se andiamo a vedere la storia si fa una classifica diversa, ma anche l’Uruguay sarebbe in una posizione diversa. Ora la Svizzera è tra le prime sedici al Mondiale, ma basta guardare i risultati del Giappone anche. Gli svizzeri hanno sfruttato le strutture che hanno, c’è anche da dire che ora possono abbeverarsi di tutte le nazionalità europee, prima lo svizzero doveva essere puro, adesso sono un po’ più sull’ottica Francia. Come ha fatto il Belgio, cosa che ha portato là grande risultati senza però ottenere poi coppe, è un ciclo che sta finendo, ora la Svizzera sta facendo ciò che viene fatto in tante altre nazioni. Come la Francia che prende tanti francofoni, noi invece proponiamo un percorso diverso a chi ha origini italiane”.

I PROBLEMI DEL CALCIO ITALIANO – “Credo che la parte fondamentale è partire sempre dalla tecnica e dai ragazzi, non possiamo in un attimo cambiare tutti i bilanci e i dirigenti. Però noi eravamo una volta famosi per la tecnica e i giovani. Noi ci siamo contraddistinti nelle difficoltà, quando avevamo pochi soldi. Adesso abbiamo pochi soldi e facciamo ancora debito. Il dirigente ora dev’essere quello che porta a casa il bilancio, ai tempi miei doveva portare buoni giocatori. Tutti questi giocatori che non abbiamo coltivato, perché abbiamo cancellato i trequartisti, i dieci, i centrocampisti, abbiamo preso solo il peggio dall’estero, penso all’Olanda che non avendo certi giocatori allora si sono inventati il calcio all’olandese, per poi innestarci il resto. Le nostre selezioni U15, 16 e 17 sembrano dei laboratori dove devono dirti che la palla è quadrata. Dobbiamo ritrovare certi valori”.

PREVISIONI SUGLI OTTAVI – “Questi sono tornei molto stretti e incide molto il momento. Non metterei la mano sul fuoco sull’Olanda contro gli Stati Uniti, ma penso possano farcela. La Francia dovrebbe avere la meglio della Polonia, tra Inghilterra e Senegal gli inglesi, anche se in questi tornei di facile non c’è nulla, contro la Spagna noi eravamo meno forti eppure ce l’abbiamo fatta. Il Giappone corre tanto e sfruttano la velocità per ripartire, fanno cose importanti anche a livello tecnico, la Croazia è forte ma un po’ più compassata. Il Brasile sembra avere un compito semplice, però è un torneo talmente livellato che basta abbassare di un centimetro per avere sorprese. Un’altra squadra per cui faccio il tifo è il Marocco, con la Spagna si trovano due nazionali che si integrano bene, la Spagna ti addormenta, ma il Marocco se la incartano bene non diventa facile. Tra Portogallo e Svizzera dico Svizzera, la vedo troppo più pragmatica”.

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