Non c’è solo la Juventus: un campione d’Europa al centro dello scandalo. Si allargano le indagini dei pm titolari dell’inchiesta Prisma
Non passa giorno senza che lo scandalo dei presunti reati di natura economico-amministrativa regali, si fa per dire, qualche novità di un certo rilievo. Tutto merito del volume mastodontico di intercettazioni acquisite dalla Procura di Torino e che vengono pubblicate a scadenza quotidiana su siti e giornali. Ovviamente, al centro di tutte le operazioni, c’è la Juventus il cui Consiglio di Amministrazione si è dimesso in blocco, compreso l’ormai ex presidente Andrea Agnelli.
Oltre alla vicenda delle plusvalenze e della questione stipendi, anche alcune operazioni di mercato degli ultimi anni portati a termine dalla Juventus sono finite sotto la lente d’ingrandimento dei Pubblici Ministeri della Procura della Repubblica di Torino. Fra queste, riporta Repubblica, c’è anche quella legata a Manuel Locatelli, acquistato dal Sassuolo nel corso dell’estate del 2021.
A far accendere i riflettori sulla trattativa con il Sassuolo non è tanto la formula del trasferimento del centrocampista campione d’Europa, quanto la dicitura con cui questo trasferimento sia stato messo a bilancio, una formula che vale come una conferma dell’impianto accusatorio formulato dai pubblici ministeri piemontesi.
Non c’è solo la Juventus: la Procura indaga sulla trattativa per Locatelli
E l’intercettazione chiave in questo senso è quella che vede coinvolti Fabio Paratici e l’ad del Sassuolo Giovanni Carnevali. Qui l’ex ds bianconera chiedeva un prezzo di favore all’ad neroverde: “Se io mi siedo e le condizioni che tu mi dai sono esattamente quelle che tu dai a Edu dell’Arsenal che non hai mai visto in vita tua, qual è il valore aggiunto della nostra relazione decennale? Che fine hanno fatto gli otto milioni che hai guadagnato in sei mesi con Demiral, che non sapevi chi era? Il nostro decisivo appoggio quando hai preso Sensi? I 13 milioni che hai preso con Lirola?”.
Secondo i magistrati in questa operazione il Sassuolo avrebbe concesso ai bianconeri dei bonus fin troppo facili da raggiungere. “L’intera operazione è congegnata secondo la concreta esigenza di bilancio perseguita. L’effetto è la non piena e veritiera rappresentazione in bilancio degli oneri finanziari assunti da Juventus Fc”. In particolare si tratterebbe di un ‘fidelity bonus’ da 5 milioni di euro non legato al verificarsi di alcuna condizione. Lo scandalo si allarga.
