Il Milan ragiona sul mercato a lungo termine, Maldini punta a chiudere a gennaio per il colpo N’Dicka, che però arriverebbe a giugno.
La fine dei Mondiali si avvicina e molti top club stanno valutando le stelle, nuove e già note, che si mettono in mostra in Qatar. Nelle retrovie lavora il Milan, che con la sua politica sostenibile cerca di bruciare la concorrenza muovendosi d’anticipo per i campioni di domani. A tal proposito è tornato di moda un nome già annotato sul taccuino di Maldini, quello di Evan N’Dicka, che a giugno si libera a zero dopo 5 anni all’Eintracht Francoforte. Il DT rossonero però non è il solo a puntare sul talento 23enne franco-camerunense.
Paolo Maldini sta pensando di puntellare la difesa del Milan che verrà. Il ritorno di fiamma per Evan N’Dicka, già accostato ai Rossoneri nel recente passato, può concretizzarsi ma va fatto in fretta. Maldini infatti punta a strappare l’accordo col giocatore entro gennaio, ma sul francese c’è anche la Roma e non si può escludere che non si rifaccia sotto anche la Juventus.
Nella Roma, a meno potrebbe prendere il posto di Smalling, sempre che l’inglese non decida di rinnovare. I bianconeri invece con lui troverebbero un partner perfetto da affiancare a Bremer, specialmente se si considera che Bonucci l’anno prossimo avrà 36 anni. Il Milan da par suo non sa se e quanto potrà ancora contare su Kjaer, ma soprattutto se Gabbia possa già essere un sostituto all’altezza. Un destino che profuma di Serie A e a tal proposito c’è da scommettere che molti dei suoi pretendenti saranno molto curiosi di vedere come si comporterà nella prossima sfida di Champions League, quando affronterà proprio il Napoli capolista.
Milan, N’Dicka può essere il “Kalulu” della sinistra
Evan N’Dicka è pronto a spiccare il volo, anche se di alte quote già se ne intende. Non solo l’altezza di 192 cm fa sì che la sua presenza in area di rigore si faccia notare, anche in fase d’attacco. Il 23enne francese infatti è titolare fisso dell’Eintracht Francoforte, col quale è terzo in Bundesliga dopo che l’anno scorso ha anche conquistato l’Europa League. Giovane, forte, vincente e con esperienza internazionale dunque, l’identikit perfetto per Paolo Maldini.
Arrivato a 119 presenze nella massima serie tedesca, impreziosite anche da 9 gol e 7 assist, il suo punto forte è sicuramente il senso della posizione, difficile da saltare è dotato anche di una discreta tecnica e visione di gioco, che fa ben sperare su possibili miglioramenti anche in fase di regia arretrata.
Per Pioli sarebbe un innesto perfetto, abile sia con schieramento a 3 che a 4, ma soprattutto mancino e duttile. Il suo ruolo preferito è quello di centrale, ma all’occorrenza si può utilizzare anche come terzino. La soluzione sarebbe ideale, dal momento in cui dopo l’addio di Romagnoli, il Milan non ha più difensori mancini, ma soprattutto ha molta difficoltà nel trovare un vice-Hernandez affidabile. Il “treno” della fascia sinistra del Milan se sta bene gioca sempre, motivo per cui da fuori, la prospettiva di giocarsi il posto con lui è comprensibilmente poco allettante.
