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Inter, Mkhitaryan e una nuova giovinezza: perché può essere l’arma segreta di Inzaghi

Mkhitaryan ha dato risposte positive dalla toruneè a Malta. Perché Inzaghi ha un’arma in più in vista del girone di ritorno.

E’ già un’Inter in formato campionato. La squadra di Simone Inzaghi, nonostante le assenze pesanti dovute ai Mondiali, è tornata dal mini ritiro a Malta con risposte molto positive in vista del prossimo futuro.

Mkhitaryan
Il giocatore dell’Inter Henrikh Mkhitaryan (ANSA)

I nerazzurri non hanno affatto patito, sul piano fisico, le due settimane di vacanza, che generalmente coincidono con una maggior fatica poi nel ritrovare intensità e ritmo durante gli allenamenti. Le due partite giocate a Malta hanno dato fiducia e ottimismo a Simone Inzaghi. Dal 6-1 contro il modesto Gzira United, al più prestigioso 4-0 ai danni del Salisburgo, squadra di tutto rispetto, seppur imbottita di giovani (bravi).

Tra i calciatori che sono apparsi maggiormente in forma c’è senza dubbio Henrikh Mkhitaryan, autore di due ottime prestazioni.

Mkhitaryan, l’arma segreta di Inzaghi

Henrikh Mkhitaryan (ANSA)

L’armeno è arrivato l’estate scorsa a parametro zero dalla Roma. Un acquisto passato sottotraccia, con Mkhitaryan che si è presentato alla Pinetina in punta di piedi, nonostante la vasta esperienza accumulata nel corso delle stagioni. Con i colori giallorossi l’armeno aveva vissuto una nuova giovinezza, che gli ha permesso di mettersi in luce come uno dei migliori calciatori dell’intera Serie A.

Non è un caso, infatti, sia poi arrivata la chiamata dell’Inter, alla ricerca di un vice Calhanoglu, con caratteristiche leggermente diverse, ma con grande esperienza internazionale. Eppure i primi mesi del 33enne non sono stati particolarmente facili, anzi. Ci ha messo un po’ a muovere le rigide gerarchie di Inzaghi, fino a quando il destino gli ha giocato a favore. Con l’infortunio di Brozovic, Mkhitaryan è riuscito a ritagliarsi gradualmente sempre più minutaggio, fino alla completa titolarità nelle ultime 6/7 gare pre sosta. Dopo i primi mesi complicati, in molti pensavano che l’armeno fosse ormai entrato nella parabola discendente della sua carriera, ma in realtà così non è.

Se c’è infatti una cosa che Simone Inzaghi si porta a casa dalla mini-tournée di Malta è proprio la convinzione di avere un’arma offensiva in più: Henrikh Mkhitaryan a ridosso della punta. Ed è lì a certificarlo la splendida prestazione del classe ’89 alle spalle di Dzeko nel rotondo 4-0 rifilato al Salisburgo. Nella seconda amichevole giocata vicino a La Valletta, l’armeno ha infatti monopolizzato la scena in un innovativo 3-5-1-1. Ha segnato una doppietta, si è visto annullare un altro gol per fuorigioco e ne ha divorato un quarto di testa. Insomma, una prova a tutto tondo.

Una traccia importante da seguire in vista della ripresa del campionato a gennaio. Sì, anche perché l’attacco nerazzurro è, al momento, un rebus complesso. Impossibile dire quale sarà l’umore e il fisico di Lautaro di ritorno dal Qatar, con Lukaku che sta iniziando solo adesso a mettere benzina nel motore. Insomma, Mkhitaryan mezzapunta è davvero una tentazione per Inzaghi. Non solo per la sfida delicata contro il Napoli del 4 gennaio, ma in generale per tutto il girone di ritorno. L’Inter, infatti, dovrà tentare una clamorosa rimonta, potendo contare però su un’arma in più per Inzaghi.

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