L’Argentina di Lionel Scaloni vuole arrivare fino in fondo e la panchina lunga composta da tanti campioni potrebbe essere l’arma decisiva.
Nel calcio moderno è ormai noto quanto l’importanza della panchina abbia assunto un valore fondamentale all’interno di una partita. Poter disporre di calciatori che possono entrare a gara in corso e fare la differenza spesso sposta gli equilibri di interi campionati e competizioni.
A possedere questa fortuna c’è senza dubbio l’Argentina di Lionel Scaloni, che in questo Mondiale ha spesso lasciato in panchina diversi calciatori importanti, che probabilmente giocherebbe titolari quasi ovunque.
Per questi motivi l’Argentina sa che può arrivare fino in fondo alla competizione. Avere una formazione titolare di spessore, con sostituti uguali o addirittura più forti, alla lunga può fare realmente la differenza.
Anche Vincenzo D’Angelo, giornalista de La Gazzetta dello Sport, è intervenuto nella diretta di TvPlay su Twitch proprio per specificare la grande disponibilità di panchina che ha la nazionale ‘Albiceleste’. “Devo dire che l’altra sera Lautaro si è preso una responsabilità enorme: l’attaccante dell’Inter si è presentato sul dischetto con la sicurezza di fare gol. Lasciare uno come lui in panchina è un lusso che poche squadre hanno”. D’altronde parliamo di uno dei migliori attaccanti dell’intera Serie A e poter contare su un ingresso così a gara in corso può essere decisivo.
Ma non c’è solo Lautaro. Ad arricchire la lunga panchina dell’Argentina troviamo tanti altri giocatori di grande livello che non stanno trovando molto minutaggio nella manifestazione qatariota. Giocatori che, secondo il noto portale Transfermarket, hanno un valore complessivo di 230 milioni di euro. Da Montiel a Paredes (titolare contro la Croazia, ma lasciato fuori dai primi undici per il resto del torneo), passando per Guido Rodriguez, Angel Correa e Paulo Dybala, con questi ultimi due che non hanno ancora collezionato neanche un minuto. Impossibile poi non citare Palacios e Thiago Almada, due giocatori con poca esperienza internazionale, è vero, ma talenti importanti e in grado di muovere le dinamiche di una partita.
Il mestiere dell’allenatore è senza dubbio molto complicato, specialmente quando devi far fronte alla gestione di così tanti grandi calciatori. Le scelte sono solo 11, ma con questa panchina lunga l’Argentina targata Scaloni può davvero fare paura.
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