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Mihajlovic e lo scudetto da sogno: cosa fanno oggi gli ex compagni della Lazio

Mancini Nazionale

Mihajlovic è stato parte importante dello scudetto della Lazio nella stagione 1999-2000. Sai cosa fanno oggi gli eroi del gruppo di Ericsson?

Quando oramai più di 30 anni fa, il giovane Sinisa Mihajlovic approdava nella Roma, poteva già essere considerato un vincente. Con il Vojvodina prima e soprattutto con la Stella Rossa poi, aveva infatti già una bacheca di altissimo livello. Tre campionati jugoslavi (il primo col Vojvodina) ed in più la Coppa dei Campioni 1990-91 e la Coppa Intercontinentale dello stesso anno.

Gli eroi dello Scudetto della Lazio oggi
Cosa fanno oggi i compagni di Mihajlovic nello scudetto alla Lazio (TvPlay.it)

In Italia, i suoi due anni in giallorosso non saranno di certo i migliori, e si chiuderanno senza particolari gioie. Dal 1994 al 1998, invece, il serbo sarà uno dei leader della Sampdoria, con un esito speculare – in termini di trofei – all’esperienza romana. La sua avventura in Serie A, difatti, vivrà la pagina più gloriosa solo una volta tornato a Roma, sponda biancoceleste.

Me lo segnalò Roberto Mancini, ha raccontato l’ex presidente Sergio Cragnotti. Che con il centrocampista/difensore di Vukovar sarà capace di vincere due Coppe Italia, due Supercoppe, una Coppa delle Coppe, una Supercoppa UEFA e soprattutto lo scudetto 1999-00, entrando nel cuore dei tifosi per sempre.

E di tutti i compagni, certamente, che oggi lo piangono non solo come colleghi, ma come amici. Sono passati quasi 23 anni da quel giorno, e ora l’indimenticabile numero 11 non c’è più. Abbiamo scelto però comunque di onorarlo ricordando quella squadra, ed andando a capire cosa fanno oggi gli eroi di quel gruppo.

Cosa fanno oggi i compagni di Mihajlovic nello storico scudetto della Lazio

Gli eroi dello Scudetto della Lazio oggi
Cosa fanno oggi i compagni di Mihajlovic nello scudetto alla Lazio (TvPlay.it)

Dal sito della Lazio, si può leggere ancora l’11 titolare della squadra guidata da Sven Goran Ericsson. E non possiamo che cominciare, dunque, da Marco Ballotta, che oggi ha 48 anni ed ha giocato la sua ultima partita nella stagione 2015-16, nel Calcara Samoggia. Nelle stagioni 2019-20 e 2021-22, però, tornerà anche ad essere tesserato nel Castelvetro, in Eccellenza, squadra della quale è ancora oggi preparatore dei portieri. Nella rosa della Lazio scudettata, comunque, vale la pena menzionare anche Luca Marchegiani, presidente di un club di Promozione laziale tra il 2009 ed il 2010, ma soprattutto commentatore tecnico ed opinionista per Sky Sport.

In difesa, poi, Giuseppe Pancaro, ritiratosi nel 2007, ed oggi allenatore del Monopoli in Serie C. Con lui, nella formazione tipo, c’erano anche Paolo Negro e Fernando Couto, quando ad uno dei due non rubava il posto proprio Mihajlovic. Negro si è ritirato nel 2011, ed oggi è collaboratore dell’Under 19 del Siena, in Serie C. Couto, invece, ha appeso gli scarpini al chiodo nel 2008, ma dopo il ruolo di vice-allenatore nel Braga tra il 2012 ed 2014, ha fatto un po’ perdere le tracce di sé. In ultimo va ricordato anche Giuseppe Favalli, oggi imprenditore.

Passando al centrocampo, dove anche spesso si poteva vedere Miha, si può benissimo partire da Pavel Nedved, diventato dopo la Lazio una bandiera della Juventus, e dimessosi solo pochi giorni fa dal ruolo di vice-presidente. A seguire, la strepitosa coppia argentina formata da Diego Pablo Simeone (da tantissimo allenatore dell’Atletico Madrid), e Juan Sebastian Veron (ritiratosi definitivamente solo nel 2017 e fino al 2021 presidente dell’Estudiantes).

Tra il centrocampo e l’attacco galleggiava invece il numero 10 Mancini, diventato allenatore di successo subito dopo il ritiro ed oggi ct campione d’Europa in carica con la Nazionale. A chiudere l’11 titolare, Simone Inzaghi (che ha ripercorso da vicino le orme di Mancini ed oggi allena l’Inter) e Marcelo Salas, ritiratosi nel 2007 e poi diventato patron e ds del Deportivo Temuco, in Cile, anche se oggi non si hanno particolari notizie su di lui.

Non va dimenticato però neanche Alessandro Nesta, elemento importante di quella squadra e spesso anche capitano, che dopo il ritiro nel 2014 è diventato allenatore. Fino allo scorso anno era sulla panchina del Frosinone in Serie B. Menzione speciale poi anche per Sergio Conceiçao, oggi tecnico di grande livello al Porto, ed Attilio Lombardo, assistente in Mancini nell’Italia.

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