Serie A, lutto per il calciatore: le parole d’addio sono da brividi

Un inatteso e grave lutto ha colpito un protagonista della Serie A: strazianti e da brivido le sue parole d’addio

Il mondo del calcio italiano ancora non si è ripreso dallo shock per la scomparsa di Gianluca Vialli, tra i grandi protagonisti del rettangolo verde tra gli anni ’80  e ’90, stroncato a 59 anni da un tumore al pancreas, che deve già metabolizzare un altro devastante lutto.

Sono giorni difficili per il calcio italiano, una cappa di tristezza ha avvolto gli stadi italiani nell’ultimo week end di partite per il doveroso saluto e omaggio al grande ex attaccante doriano e bianconero (che ha scritto pagine indelebili anche con la maglia del Chelsea).

Un’atmosfera di mestizia che si respirerà negli stadi italiani anche nel 18esimo turno di Serie A che verrà inaugurato stasera, con fischio d’inizio alle ore 20.45, dal match scudetto tra la capolista Napoli e la Juventus, seconda in classifica ex aequo con il Milan.

Serie A, lutto per Luis Alberto: le parole d’addio sono da brividi

Sono, infatti, giorni difficili e tristi anche per il grave lutto che ha colpito Luis Alberto. Il biancoceleste ha dovuto suo malgrado dire addio a un caro amico, l’uomo che lo ha accompagnato nei primissimi passi nel mondo del calcio. Secondo quanto si arguisce dal post pubblicato dal laziale sui suoi canali social, l’uomo, molto probabilmente, è stato il suo allenatore ai tempi del Jerez con i cui colori il fantasista laziale, tra il 1994 e il 1998, ha calcato i primi campi da calcio, prima quindi di trasferirsi al Siviglia.

“Caro amico, oggi ti saluto con molta tristezza e con il cuore ristretto. Agostino, tutto è iniziato con te, mi hai insegnato ad amare questo sport così bello e che bei momenti ci hai regalato. Resto con i tuoi insegnamenti, con il tuo affetto e la tua amicizia. Ti ricorderò sempre. Le mie più sincere condoglianze alla sua famiglia. RIP, amico”, la commovente didascalia a corredo della foto che immortala un piccolo Luis Alberto mentre tiene tra le mani una coppa insieme al suo primo allenatore.