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Napoli verso lo Scudetto: tutti i gesti scaramantici di Spalletti

Napoli Spalletti

Il Napoli potrebbe conquistare il campionato con largo anticipo vista l’attuale classifica: regna la scaramanzia, Spalletti si adegua.

Il silenzio degli innocenti è un film cult, ma presto potrebbe essere rimpiazzato dal silenzio dei partenopei: non è un film horror, ma un lungometraggio d’amore. Una fiaba che trova il proprio lieto fine dopo anni di attesa. A produrlo, neanche a dirlo, Aurelio De Laurentiis. Le basi ci sono tutte: basta guardare la classifica. Un Napoli solo al comando che non soltanto vince, ma convince anche i più scettici. Luciano Spalletti ha coniugato al meglio le pedine a disposizione: il trionfo partenopeo è frutto del duro lavoro, anche se di vittoria ancora non si può parlare. Tutti in silenzio, appunto.

Napoli Spalletti
Napoli, Spalletti alle prese con la scaramanzia (ANSA)

In città vige la scaramanzia, più per difesa che per incredulità: la felicità è talmente bella che quando arriva non ci credi fino alla fine. Così è questa volta. Il clima è surreale, quasi mistico: lo Scudetto, parola bandita dal vocabolario fino al termine del campionato, è nelle mani dei partenopei. Nel senso che soltanto loro possono decidere se vincerlo oppure no. Tutto sta nel non gettare alle ortiche i punti di vantaggio: mancano ancora tante partite e di possibilità ce ne sono. Per questo dove non può arrivare la tattica, forse, giunge la superstizione.

Napoli, lo Scudetto della scaramanzia: i rituali di Spalletti

Napoli è la patria della smorfia, altrimenti nota come tombola: gioco in cui ogni gesto e numero fa la differenza. Così funziona nella scaramanzia. A ogni azione corrisponde una reazione: non è un caso se quando il Napoli vince tutti fanno le stesse cose. È quasi un rituale laico: come quel ragazzo – finito anche in diretta su Canale 21 – che ha portato la compagna al bar durante le partite del Napoli in segno di buon auspicio. È totalmente irrazionale, però funziona. Lo stesso vale per alcuni gesti di Spalletti: non è dato sapere se li faccia consapevolmente oppure no, tuttavia sono presenti e tangibili.

Spalletti Napoli
Il tecnico di Certaldo cede alla superstizione (ANSA)

Dopo ogni gol del Napoli, si tocca tre volte la testa. È accaduto anche contro la Juventus. Possibile riscontrarlo qualora dovessero stringere più spesso sulla panchina: gli operatori riescono a cogliere certi dettagli. Come quello – affatto trascurabile – di portare la collana con i cornini in conferenza stampa. Una scelta precisa, che non è solo folklore. Significa capire il momento. Anche la scelta delle parole non è casuale: ogni volta che si parla di Scudetto, Spalletti comincia la frase di risposta con l’avverbio sostanzialmente. Quasi fosse una cantilena: melodia che trascina il Napoli e i napoletani. Coincidenza e desiderio, le due cose vanno a braccetto. Al pari dell’illusione. Quindi anche un gesto compiuto distrattamente può fare la differenza.

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