Distrutto dal dolore, Antonio Conte riflette sul proprio futuro e lancia un messaggio ad amici e famiglia: i tre lutti fanno riflettere il mister.
Antonio Conte riflette sul proprio futuro. Le voci che circolano da Londra lo vedono vicino alla panchina della Juventus, ma la nuova dirigenza sembra aver blindato – almeno per ora – Massimiliano Allegri. E’ un momento molto delicato per il tecnico pugliese, che anche alle telecamere si mostra introspettivo. Forse come mai prima d’ora.
A poche ore dalla sfida di campionato, Conte si è lasciato andare ad un commento molto serio in conferenza stampa, che conferma il suo stato d’animo. E’ particolarmente scosso per quanto è accaduto negli ultimi mesi e sembra aver perso alcuni stimoli fondamentali per proseguire la sua carriera da allenatore in Inghilterra. Il messaggio a suoi tre amici, alla moglie, alla famiglia e al Tottenham.
Conte, nostalgia d’Italia: “Non esiste solo il lavoro. Momento difficile per me”
Antonio Conte ha parlato in conferenza stampa prima del match clou contro il Manchester City e ha rivelato di essere in una fase molto riflessiva: “È un momento sicuramente difficile dal punto di vista personale – dice l’allenatore del Tottenham ricordando le morti di Vialli, Mihajlovic e ancor prima il collega Ventrone – Non è semplice perdere in così breve tempo tre persone che conoscevo così bene. Spinge a riflessioni profonde sul futuro“.
In effetti, il mister degli Spurs sente anche la lontananza della famiglia: “Quando il lavoro è in cima ai pensieri, magari dimentichiamo di stare con la famiglia e gli amici. Ma, quando accadono certe cose, si inizia a pensare che forse è giusto dedicare più tempo alla famiglia, agli amici e a te stesso. Non esiste solo il lavoro nella vita. E sicuramente avere la famiglia in Italia non è positivo – ricorda Conte che vive stabilmente in un hotel di Londra – Mia moglie e mia figlia mi raggiungono quando possono, ma quando ci sono situazioni come quelle di Gianluca, Sinisa e Gian Piero diventa tutto più difficile“.
Insomma, non fa giri di parole l’ex ct della Nazionale. Gli manca l’Italia e soprattutto sta accusando la lontananza con la famiglia, in un momento di dolore inspiegabile. Ha perso prima il suo amico e preparatore atletico al Tottenham per una leucemia fulminante; successivamente l’addio di Sinisa Mihajlovic e Luca Vialli in così poco tempo. Tre scomparse premature. Tre amici a cui Antonio voleva un gran bene.
