In diretta su TvPlay, Viviano ha ricordato un particolare su Mihajlovic che lo accomuna al modo di fare di Allegri in alcuni momenti.
Manca oramai un giorno alla supersfida tra Napoli e Juventus al San Paolo. Una partita carica di significato per entrambe le squadre, che può dare una svolta – comunque finisca – al campionato. Lo sanno anche gli allenatori, Luciano Spalletti e Massimiliano Allegri, che si sono “divertiti” a scaricare vicendevolmente la pressione l’uno sull’altro.
Parole che effettivamente hanno fornito uno spunto di riflessione anche alla diretta odierna di TvPlay. A concentrarsi su Allegri, in particolare, è stato Emiliano Viviano, che nel suo discorso ha parlato di come il tecnico bianconero possa essere accostabile a Sinisa Mihajlovic, con cui il portiere ha condiviso momenti da ricordare ai tempi della Sampdoria.
Allegri e il linguaggio in conferenza: il retroscena in diretta lo accosta a Mihajlovic
“Non c’è niente di nuovo. Lo capisco perché mi piace il fatto che l’allenatore pensi a come gestire la piazza e la pressione. E’ ovvio che questa cosa deve avere un limite. Però mi piace che tolga pressione“, ha detto l’estremo difensore del Fatih Karagumruk, commentando le parole di Allegri. Quest’ultimo, rendendo merito a Spalletti ha detto anche di sentirsi, a differenza del collega, quasi “un allenatore per caso”.
Un linguaggio che rientra pienamente nel personaggio del livornese, secondo Viviano: “Allegri fa innervosire gli altri da anni con ‘Il calcio è semplice’. Non è la prima volta. È come dire: ‘Gli altri si scervellano ma alla fine vinco io’ – ha detto -. I livornesi sono così, ti prendono bonariamente in giro”.
Il suo modo di fare, in effetti, ha portato Viviano a ricordare, d’istinto, che Mihajlovic, ai tempi in blucerchiato, si comportava in maniera simile: “Mi ricordo anche Mihajlovic alla Samp prima dei derby diceva: ‘È come le altre’. Ci permetteva di giocare tranquilli e vincevamo”. Un retroscena curioso, che probabilmente fa riflettere, alla vigilia di una partita così importante, ancor di più per la Juventus, secondo il portiere, perché uno svantaggio di 10 punti con lo scontro diretto perso “inizia a diventare pesante”.