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MONGUZZI (VERDI): “MILAN E INTER, BASTA FARE CINEMA. A LA MAURA NON SI COSTRUISCE”

Carlo Monguzzi, consigliere comunale di Milano dei Verdi, è intervenuto ai microfoni di TVPLAY_CMIT.

“LA MAURA, NO ALLA COSTRUZIONE. DEVE RIMANERE VERDE” – “Se dico no alla costruzione dello stadio dell’area la Maura solo per motivi ambientali? Solo ed esclusivamente per questo. Siamo la città più inquinata d’Italia, non possiamo consumare ancora verde. E’ un patrimonio incredibile. L’area è verde e deve rimanere verde”.

I PROBLEMI DELLE SQUADRE IN SECONDO PIANO RISPETTO A QUELLO DELLA CITTA’ – “Il Milan vuole uno stadio nuovo, è legittimo. Non vuole ristrutturare San Siro, e nessuno ha capito perché. I fondi decidono dove investire. Ma è il comune che deve dare la propria linea. L’urbanistica è incontro scontro tra chi ha i soldi e vuole investire e chi ha terreno e regole. Deve essere il comune a dire dove Milan e Inter possono messere le stadio a Milano. Deve essere il comune a dettare le regole e ad analizzare le aree. Per non ristrutturare San Siro e per abbattere San Siro si consumerebbero 210 mila tonnellate di co2. Una cosa enorme. Stiamo andando verso il surriscaldamento del pianeta, dobbiamo diminuire. Facciamo una frittata. Nessuno è talebano. Io dico troviamo una soluzione, ma che rispetti la verità. Abbiamo problemi ambientali amplissimi. I problemi del Milan vanno in secondo piano”. 

IDEALE RISTRUTTURARE SAN SIRO – “L’ideale sarebbe ristrutturare San Siro come vogliono le squadre, mettere a posto intorno, non è bello e c’è tanto asfalto, si può utilizzare in modo intelligente quell’area. Se non si vuole ristrutturare San Siro, anche se ci sono tanti progetti, si faccia da un altra parte. Sarebbe un peccato però. Io non tifo né Inter né Milan. Ci dicano cosa vogliano fare. Veniamoci incontro e studiamo una soluzione. Dobbiamo tenere come prima cosa interesse e soluzioni dei cittadini, poi interessi finanziari, che comprendiamo. Non siamo più agli interessi di Moratti e Berlusconi, ma ci confrontiamo con fondi speculativi che vogliono soldi, fare lo stadio e vendere tutto. Noi dobbiamo fare invece l’interesse della città”.

“DIVERSO TRATTARE CON BERLUSCONI O CON FONDI SPECULATIVI – “Berlusconi per esempio, anche se politicamente mio avversario, è uno che si relaziona con la  città, che capisce gli interessi della città. Ed è infatti contrario all’abbattimento. Un conto è parlare con chi si interessa, un conto è con chi vuole solo guadagnare.”

“INTER E MILAN NON SANNO COSA VOGLIONO E FANNO UN CINEMA NOIOSO” – “Ho impressione che Inter e Milan non sappiano neanche loro cosa vogliano. Cambiano idea ogni giorno.  Sala, che io critico perché doveva prendere la situazione in mano con più energia, si è detto disponibilissimo. Il consiglio comunale ha votato contro il nostro parere di fare il nuovo San Siro. Il problema è che c’è il vincolo della sovrintendenza, che adesso non c’è ma tra due anni può essere che possa tornare. Normale che nessuno rischi. Non è colpa o di qualcuno o qualcun altro, è la legge. Non si può andare contro. A Milan e Inter dico rilassatevi un altro, ne parlate e ci dice cosa volete fare davvero. Sta diventando un cinema noioso anche per i cittadini”

“SE LASCIANO MILANO CI RIMETTONO MILAN E INTER” – “Se Milan e Inter vanno fuori città ci rimettono i tifosi e non la città. Prendono i fondi speculativi a “legnate”. Ho sentito che i tifosi dell’Inter sono incavolati come le bestie. La Maura? Area verde tutelata da un parco. Bisogna che il parco dia l’ok per fare una colata di cemento. E’ come chiedere ad un angelo di fare un peccato. Non mi pare fattibile. Il comune ha già detto che l’area La Maura non va toccata. Non è perché sono cattivi, ma perché è dentro un parco. E’ li per rimanere com’è”

“IL FUTURO DEL MEAZZA NON DIPENDE DA INTER O MILAN” – “Possibile che il Meazza venga ceduto ad un prezzo minore ad uno dei club? Possibile. Abbandonare il Meazza è un peccato. Se Milan e Inter vanno via? Si faccia una gara internazionale per utilizzare il Meazza. C’è già una società che si è fatta avanti. Gestiscono già 180 impianti nel mondo. Spettacoli, iniziative culturali, e ci sono anche soldi…le possibilità ci sono. Saranno poi le squadre a dover rendere conto ai tifosi. Il Meazza ha valore simbolico”

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