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Cristiano Ronaldo, assist a Siria e Turchia: il “colpo” da campione in favore dei terremotati

Cristiano Ronaldo

Cristiano Ronaldo dimostra ancora una volta di essere un campione: non lo fa in mezzo al campo, ma al centro delle crisi umanitarie.

Qualche volta perde le staffe, altre perde i milioni: tipo quelli che deve ancora prendere dalla Juventus, ma Cristiano Ronaldo non perde occasione per far parlare di sé. Nell’ultimo anno ha vissuto di tutto: la crisi con il Manchester United, le liti con ten Hag, la controversia con il ragazzo autistico. L’ira dei tifosi e le conseguenze mediatiche: l’eliminazione dal Mondiale, l’approdo in Arabia e le questioni legate all’abusivismo edilizio della villa di Madeira.

Cristiano Ronaldo
Cristiano Ronaldo, il gesto per il terremoto in Turchia

Ci sarebbe abbastanza materiale per scrivere un libro, ma CR7 preferisce continuare a scrivere la storia. Non soltanto in campo, in Arabia fa quello che vuole, ma le attenzioni sono altrove: nello specifico a Siria e Turchia. Popolazioni colpite dal terremoto. Si susseguono i morti, si continuano a contare i danni: una situazione paradossale. Allora Ronaldo sveste gli scarpini e mette giacca e cravatta: si fruga nelle tasche e comincia a fare donazioni. Continui i carichi pieni di materiale.

Cristiano Ronaldo in aiuto a Siria e Turchia: l’iniziativa del campione

Aiuti umanitari, beni di prima necessità. Nella ricostruzione c’è anche la sua firma. CR7 ha ascoltato i bollettini ed è rimasto sconvolto, come riporta il Daily Mail non ha voluto perdere tempo. Il fuoriclasse ha preferito agire subito e non rimandare quello che è opportuno fare: essere presenti. Non ha finito Cristiano: il prossimo passo è andare direttamente nelle zone colpite – quando la situazione lo permetterà – e fare da cassa di risonanza affinché nessuno dimentichi la condizione di certe zone e la relativa richiesta d’aiuto.

Cristiano Ronaldo
L’ex Juve in prima linea negli aiuti umanitari (LaPresse)

Ronaldo ha teso una mano: un assist, per usare un gergo tecnico, dei migliori. Chi ben comincia è a metà dell’opera: il supporto di CR7 a Siria e Turchia non passerà inosservato. Un modo per dimostrare la propria buona volontà e allontanare le voci di un cinismo imperante: Ronaldo non è solo un burbero a fine carriera, come lo ha dipinto ten Hag, dietro c’è di più.

L’ex centravanti di Juve e Real ci tiene a farlo vedere: ha trovato il modo migliore. Essere in prima linea quando c’è una partita da vincere, in questo caso contro la crisi umanitaria: Siria e Turchia lente d’ingrandimento sulle barbarie del mondo a cui non sempre c’è rimedio. Ronaldo non vuole darsi ancora per vinto.

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